L'arte bianca
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CROTONE Venerdì sarà il suo ultimo giorno da commissario straordinario dell'Asp di Crotone e, dati alla mano, si è detto fiducioso, in alcuni casi anche stupito, del trend di miglioramento raggiunto sotto la sua direzione su alcune prestazioni sanitarie a meno di un anno e mezzo dal suo insediamento. 

Antonio Brambilla ha illustrato nella mattinata di oggi, presso il Museo di Pitagora, il bilancio d'attività per il 2024 nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte, tra gli altri, il direttore sanitario, Pasquale Misiti, la neodirettrice amministrativa (nominata appena due mesi fa), Elisabetta Tripodi, il direttore sanitario di presidio al “San Giovanni di Dio”, Lucio Cosentino e il direttore di distretto, Pietro Brisinda. L'incontro è stato moderato dalla responsabile della comunicazione per la direzione generale, Maria Olivito.

Al di là delle buone intenzioni, e dell'approccio distensivo sfoggiato nel corso della conferenza stampa dal commissario Brambilla e dalla sua direzione strategica con la stampa, il 2024 lascia ai crotonesi una sanità con tante ombre e molte lacune. Una sanità che, almeno secondo i sindaci del territorio che hanno già rispedito al mittente il documento programmatico, sarebbe stata ancora di più sottodimensionata e depauperata con le indicazioni cristallizzate nell'Atto aziendale (depositato una settimana fa).

Brambilla ha passato in rassegna un lungo elenco di dati e grafici che parlano di: riduzione dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie; riorganizzazione dei reparti e delle risorse umane, con la creazione di una filiera di responsabilità: nomina di 15 direttori di strutture apicali, in seguito a procedure concorsuali, colmando un vuoto che durava da anni; trasferimento di alcune attività ospedaliere sul setting ambulatoriale; potenziamento dell’assistenza domiciliare e delle vaccinazioni; contrasto alle violente epidemie del settore zootecnico; e di nuove attivazioni di servizi fondamentali per le esigenze della popolazione, come ad esempio, le Cot, le Centrali operative territoriali, di Crotone, la prima in Calabria, e di Mesoraca, del nuovo reparto di Malattie infettive - Terapia subintensiva, del nuovo Pronto soccorso del “San Giovanni di Dio”, delle Pet, le Postazioni di emergenza territoriali di Rocca di Neto e Pallagorio e l’aggiudicazione dei lavori del reparto di Emodinamica

Al termine della sua lunga disquisizione, condotta con l'ausilio di alcune slide videoproiettate, si è consumata una “resa dei conti” con gli organi di stampa che hanno contestato molte delle prospettive enunciate dal numero uno dell'Asp pitagorica. E come sempre, dai toni aspri emerge operò qualcosa di buono. E la buona notizia è che, in un ospedale caratterizzato dalla “fuga dei medici” e da posti vacanti per mancanza di concorsisti, c'è un incentivo che renderà appetibile Crotone per il futuro: ossia l’aumento del salario flessibile ai medici al massimo praticabile. Cioè i medici potranno guadagnare qualcosina in più che altrove grazie a questo “surplus” di stipendio che le Aziende possono scegliere di concedere in autonomia. La procedura, assicura la direzione strategica, è stata definita e sottoscritta ed è già operativa, perché Brambilla prima di andar via ha firmato tutte le carte necessarie. 

Il commissario in “scadenza” si è tolto poi anche qualche sassolino dalle scarpe nel corso della conferenza. Ha innanzitutto ribadito che, stando alla legge, la redazione ed emanazione dell'Atto aziendale è prerogativa esclusiva della guida aziendale. Si è detto anche stupito dal comportamento dei sindaci, accusandoli anche di «ingerenza della politica» sulle scelte gestionali interne all'azienda. A margine della conferenza, ha anche rivelato di aver sentito telefonicamente il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, prima di pubblicare l'atto ricevendo da lui risposte laconiche al riguardo.

Brambilla non ha nominato il consigliere regionale di Forza Italia, Antonello Talerico, ma ha fornito anche per lui una risposta secca. «Vorrei rendere noto – ha precisato Brambilla – che in questi ulteriori 45 giorni da commissario è intervenuta un'altra nomina con relativo contratto, non ero quindi in regime di prorogatio». Secondo il consigliere regionale Antonello Talerico, infatti, l'Atto aziendale era da ritenersi nullo per quest'ultima ragione, oggi forse smentita. Ma si sa, il futuro dell'Atto aziendale non è più nelle mani di Brambilla.


 

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