Serravalle energy, sindacati: «Lavoratori giu' dalla ciminiera, ma la vertenza e' aperta»
CUTRO «I lavoratori scendono dalla ciminiera ma la vertenza resta aperta». È quanto scrivono le Segreterie regionali della Calabria Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil in merito alla protesta dei lavoratori della Serravalle energy di Cutro.
Alla fine le ragioni di sicurezza hanno prevalso su quelle della legittima protesta. E così i quindici operai della centrale biomasse di Cutro, di proprieta' della societa' Serravalle Energy, nel pomeriggio di ieri hanno deciso di scendere dalla vetta della ciminiera dell'impianto sulla quale si erano asserragliati, ad un'altezza di circa sessanta metri, gia' dal giorno precedente. E dove avevano trascorso anche la notte, assediati dal forte vento e dalla pioggia che ne mettevano a rischio la vita. Dopo quasi due giorni di interminabili trattative il drappello di operai ha deciso di sospendere quella forma di protesta estrema, alla quale avevano fatto ricorso per sbloccare una situazione drammatica: senza stipendi dallo scorso mese di febbraio e, soprattutto, senza alcuna certezza di mantenere il posto di lavoro, alla luce dell'intricata vicenda che interessa la proprieta' della centrale di Cutro che occupa 37 dipendenti oltre ad una sessantina di lavoratori dell'indotto.
«Prima la sicurezza delle persone - commentano i sindacati -, poi tutto il resto. Sono state proprio le motivazioni legate alla salvaguardia della loro incolumità fisica, oltre l’insistente opera di convincimento delle Organizzazioni sindacali di categoria, a convincere i quindici lavoratori della centrale a biomasse Serravalle Energy di Cutro a sospendere la forma estrema della loro protesta e a scendere dalla ciminiera di circa 60 metri sulla quale erano saliti nel primo pomeriggio di martedì».
«Il pagamento delle spettanze dei mesi di febbraio e marzo - rendo noto il comunicato - si è concretizzato grazie all’intervento del dottor Santoemma, giudice delegato, e degli amministratori giudiziari Guerriero e Spadafora. Diamo loro atto della tempestiva risposta alle nostre richieste. Ma rimangono in campo grosse incertezze sulla possibile riapertura dell’impianto e quindi sul mantenimento dei livelli occupazionali», avvisano le sigle di categoria.
«Da qui il mantenimento dello stato di agitazione delle maestranze - spiega la nota -, e la dichiarata intenzione di tenere alto il livello di attenzione in attesa dell’insediamento del nuovo organismo amministrativo che dovrà guidare dal punto di vista pratico e operativo la centrale, dopo il dissequestro che ha restituito il bene nelle mani degli imprenditori proprietari».
«Siamo infatti nella fase di transizione - ricordano i sindacati - che dovrà portare al passaggio delle consegne tra gli amministratori giudiziari ed il gruppo imprenditoriale Serravalle. E l’auspicio convinto di tutti i lavoratori e delle Organizzazioni sindacali di categoria Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil è che questa fase duri il meno possibile, in modo da passare subito alla richiesta di una convocazione urgente delle parti, al fine di comprenderequale piano economico finanziario nonché quale piano industriale si intenderà adottare per dare certezze di ripresa delle attività e garanzia del mantenimento di tutti i posti di lavoro (almeno un centinaio tra diretti e indotto)».
«Continuiamo ad esprimere per quanto ci riguarda - prosegue la nota - il massimo sostegno alla vertenza e ringraziamo i lavoratori per il grande senso di responsabilità dimostrato nel decidere di sospendere temporaneamente la forma estrema di protesta. Va da sé, e lo ribadiamo ancora una volta, che solo l’arrivo di risposte certe e fondate in merito alla garanzia di riapertura dell’impianto e al mantenimento dei livelli occupazionali potrà apporre la parola fine a questa vertenza complessa ed intricata», concludono le Segreterie regionali della Calabria di Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil.