Pnrr Capo Colonna, Pedace: «A rischio 5,8 milioni, giunta chiarisca»
Il consigliere comunale di Consenso accende l'allarme dopo l'accoglimento da parte del Tar dell'istanza cautelare sulla rimodulazione del progetto

CROTONE «Che il tempo avrebbe messo tutti i nodi al pettine riguardo al finanziamento di 5,8 milioni di euro del Pnrr su Capo Colonna era chiaro, ma chiare non sono invece né le prese di posizioni, né l'iter che sta seguendo il Comune di Crotone con il sempre più concreto rischio che questa ingente somma si perda». È quanto scrive in una nota il consigliere comunale di “Consenso”, Enrico Pedace, a seguito dell'accoglimento del Tar dell'istanza cautelare proposta dalle due ditte concorrenti Luchetta e Chisari in merito alla riformulazione del progetto.

«Purtroppo devo commentare – rincara Pedace – che quando le procedure non vengono postulate secondo il corretto iter procedurale, ma si tenta di forzare la mano con supponenza e superficialità amministrativa si incappa di errore in errore. Avevamo già modo di segnalare nella primavera scorsa, come fosse necessario a nostro avviso riformulare l'intero appalto e quindi procedere a nuova gara. Ma come al solito ci si è intestarditi nel voler ricorrere a pareri esterni e a seguire congetture che avevano in origini sottovalutazioni evidenti in materia di appalti».

«Ebbene, oggi - incalza Pedace -, l'ennesima spia d'allarme accesa dal Tribunale amministrativo ci dice che la soluzione proposta dall'Amministrazione nella proroga della scadenza dei lavori da marzo 2026 a dicembre 2027 non può fare dormire sogni tranquilli a nessuno. Anche perché oltre al danno, cioè alla perdita dei finanziamenti e quindi alla mancata esecuzione dei lavori, si potrebbero configurare elementi di danno erariale. Alla luce di tutto ciò invito ancora una volta l'assessore al Pnrr, Luca Bossi, e il sindaco, Vincenzo Voce, a voler mettere da parte supponenza e protervia politica e vengano in consiglio a discutere in modo chiaro e trasparente della vicenda, accogliendo con umiltà e senso delle istituzioni i contributi che potrebbero arrivare dall'assemblea».