L'arte bianca
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CROTONE Dove c'eravamo lasciati. Il Partito democratico di Crotone ritesse le fila del centrosinistra aprendo il “cantiere” per le Amministrative 2025 con quelle forze che, almeno stando a quanto raccolto ieri sera, diventano alleati della coalizione progressista per lanciare la corsa a piazza della Resistenza.

L'arte bianca
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È stata una sala gremita quella che nella serata di ieri ha presenziato il manifesto per costruire un’alternativa al sindaco Vincenzo Voce. Un’alleanza non solo progressista, ma anche ambientalista e femminista. «Oltre ogni logica di schieramento e autoconservazione», assicurano i dem, che fonda i suoi pilastri su «Ambiente, legalità, sanità e infrastrutture» e a cui si giungono adesso anche «istruzione e cultura». Si riparte da qui, dall'ascolto.
Hanno così accettato l'invito dei dem i partiti Alleanza verdi sinistra e Italia Viva, con gli interventi dell’ex sindaco Ugo Pugliese, di Filippo Sestito per l'Arci, Orlando Amodeo per i Verdi e Pasquale Pace per Sinistra italiana
L'iniziativa ha destato anche l'interesse dei sindacati rappresentati da Maria Pupa (Cgil), Luigi Talarico (Cisl) e Fabio Tomaino (Uil).

Sono tra gli altri intervenuti all'incontro anche alcuni rappresentanti della società civile: per l’ordine degli ingegneri Vincenzo Mano e per quello degli architetti Francesco Livadoti, che hanno offerto un contributo al progetto comune. Hanno inoltre espresso le loro istanze dal mondo civile Alfonso Gaetano in qualità di cittadino, per la contrada Farina e il maestro Gaspare Brescia per una riflessione sullo stato della cultura. L’ex preside e assessore Rosa Maria Romano ha quindi allargato la discussione sulla scuola e l’istruzione che, nel corso dell’evento, sono stati poi inseriti sul manifesto.
In platea da segnalare le presenze di Rachele Via (ex assessore alla Cultura della giunta Voce), Antonio Argentieri Piuma (ex candidato a sindaco), gli imprenditori Cesare e Mario Spanò (presidente di Confindustria). E poi tanti militanti storici e volti noti dei dem che, negli ultimi anni, avevano messo da parte la politica attiva.

Ad aprire i lavori è stato il segretario provinciale del Pd, Leo Barberio, che ha lanciato alcuni temi caldi sui quali si discuterà nei prossimi mesi: «In passato abbiamo commesso l’errore della ricerca del candidato ideale, allontanandoci dai cittadini crotonesi. Un processo che ha toccato il fondo con la mancata creazione di una lista alle amministrative del 2021. Subito dopo abbiamo iniziato un nuovo percorso che ricominciando da zero e ascoltando, sia i vecchi compagni, che i nuovi iscritti, ha incluso le istanze provenienti dalla società civile. Dopo quasi 3 anni di lavoro ci apriamo per creare insieme un’alternativa al sindaco Voce e al centrodestra. Sanità, lavoro, infrastrutture, istruzione e ambiente non sono più parole vuote, ma temi reali sui quali dovremo discutere per arrivare ad un progetto condiviso e concreto per una nuova città». 

Sulla stessa scia Annagiulia Caiazza, segretaria cittadina del Pd: «Non siamo qui solo per opporci a ciò che non funziona, ma per costruire una visione chiara e condivisa del futuro di Crotone. Siamo qui stasera perché vogliamo che Crotone e i crotonesi tornino al centro del dibattito politico. Vogliamo una città che metta il cittadino al centro di ogni scelta. Le attuali amministrazioni, cittadina, provinciale e regionale, hanno dimostrato i loro limiti, relegando Crotone ai margini della regione in cambio di qualche briciola. Noi, invece, vogliamo riportarla al centro, partendo da temi concreti come sanità, lavoro, istruzione e ambiente. Il nostro obiettivo non è solo quello di vincere le prossime elezioni, ma di offrire ai crotonesi un progetto serio, partecipato e innovativo, con coerenza, competenza e passione. Se sapremo mettere al centro questo processo di rinnovamento e ascolto, avremo già iniziato a cambiare la storia della nostra città».
Ha concluso la serata il deputato del Pd Nico Stumpo che durante il suo intervento ha tracciato la strada verso un modello di progettazione partecipata: «È il momento dell’ascolto dei cittadini, delle assemblee nei quartieri per chiederci come questa città potrà tornare al centro del panorama regionale. Questo è il momento di aprirci ad ascoltare tutte le parti della società per arrivare ad una proposta della comunità crotonese. In questo evento non ci sono conclusioni, ma inizi».