L'arte bianca
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CROTONE «Provincia di Crotone, Comune e Regione Calabria si sono fermamente opposte alla decisione di mantenere i rifiuti nel nostro territorio». Sono le dichiarazioni congiunte del presidente della Provincia, Sergio Ferrari, e del vicepresidente, Fabio Manica, con delega all’Ambiente, dopo la notizia dei giorni scorsi circa il decreto emesso dal ministero dell’Ambiente sul via libera allo stralcio di progetto sul Pob fase 2 presentato da Eni Rewind.

Natale al Centro Comune di Crotone
Natale al Centro Comune di Crotone

«Non siamo affatto soddisfatti del decreto emesso dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica - dichiarano ancora - perché alla Conferenza dei servizi avevamo espresso una serie di criticità, sia noi come Provincia, che il Comune di Crotone e la Regione Calabria. Nell’incontro a Roma, oltre ad evidenziare e sottolineare che la Provincia, allo stato, non ha ancora emesso alcuna certificazione di collaudo del Pob Fase 1, noi avevamo già espresso un parere contrario rispetto allo stralcio e invece, adesso, ci troviamo con un decreto che, di fatto, chiude positivamente in maniera forzata la Conferenza dei servizi; con una serie di prescrizioni discutibili e soprattutto che non tengono conto della volontà degli enti territoriali».
«In una prima fase, infatti, emerge chiaramente - commentano - che tutta una serie di attività che potevano essere svolte non sono state svolte, una su tutte lo scouting e quindi la ricerca delle discariche all’estero. A tal proposito ci limitiamo, per ora, ad evidenziare che il Ministero ha prescritto ad Eni, entro 30 giorni, di avviare lo scouting e di chiuderlo entro 120 giorni. Come mai non è stato fatto in circa 4 anni? e ora basterebbero 120 giorni? Così come è discutibile la prescrizione alla Regione Calabria di rimuovere il vincolo Paur che prevedeva l’obbligo di trasferire i rifiuti fuori la regione».
«Come è ancora discutibile - incalzano Ferrari e Manica - il decreto, nella parte in cui prevede l’obbligo nei confronti della Provincia di Crotone di emissione della certificazione di collaudo del Pob Fase1, quando è ampiamente risaputo (perché è in corso un giudizio) che la Provincia di Crotone, così come previsto da regolamento provinciale, ha richiesto ad Eni il compenso per il rilascio della certificazione ricevendo, di contro, la contestazione di richiesta da parte della multinazionale che ha impugnato il provvedimento al Tar».
«Insomma si danno tante prescrizioni - stigmatizzano - a tutti all’infuori di Eni Rewind la quale invece viene solamente invitata a fare lo scouting delle discariche all’estero. Come mai dal 2020 ad oggi ancora non si è proceduto con lo scouting? Questo continuiamo a chiedercelo… Infine auspichiamo che vengano svolte tutte le attività previste, una su tutte lo scouting sulle discariche e auspichiamo che possa essere rispettato quel vincolo che obbliga Eni Rewind a portare i rifiuti fuori dal territorio della Regione Calabria».
«Questo è quello che abbiamo sostenuto dal primo momento - concludono Ferrari e Manica - e che continueremo a sostenere, impugnando il decreto emesso dal Ministero innanzi al Tar, a tutela del territorio crotonese e calabrese».