Regalo di Natale: sosta a pagamento anche di notte e nei festivi in zona ospedale
Sotto l’albero di Natale i dipendenti dell’ospedale di Crotone e i pazienti che si recano al “San Giovanni di Dio” hanno trovato il regalo delle strisce blu da pagare notte e giorno e anche i festivi. Prima i archeggi di notte e nei giorni festivi erano gratuiti.
La Giunta al gran completo (erano tutti presenti), lo scorso 14 dicembre, ha approvato la deliberazione n. 543 con la quale è stato deciso di allargare il balzello del pagamento di un euro all’ora per i parcheggi strisciati di blu che si trovano intorno all’ospedale estendendo il pagamento a 365 giorni all’anno per 24 ore.
Un balzello che interessa due categorie di cittadini: i lavoratori sanitari (medici, infermieri, oss, amministrativi e altri) e i pazienti e familiari di persone ricoverate nel nosocomio che vanno a fare visita ai loro congiunti. C’è da dire che il “servizio” delle strisce blu intorno all’ospedale aveva, al momento della sua istituzione, determinato una diffusa protesta, perché colpisce la tasca di chi lavora e soprattutto quella dei pazienti.
Chi si reca al pronto soccorso è costretto, prima di entrare nella struttura, a pagare il balzello al Comune. Non può nemmeno lesinare le ore da pagare perché non è in condizioni di valutare quanto tempo dovrà attendere prima di essere visitato.
Al pronto soccorso, infatti, si sa quando arrivi, ma non si sa quanto sarai dimesso. Alcuni addirittura arrivano sino a 24 ore di attesa. Questo almeno si racconta in giro. Di sicuro al pronto soccorso la sosta obbligatoria non è breve e più lunga e la durata dell’attesa e più costa il balzello da pagare al Comune.
Di solito i balzelli vengono fatti pagare quando si va per divertimenti e non per salute. Evidentemente a Crotone la cosa più importante è quella di incassare e poco importa chi si va a colpire i più esposti. Sempre in ospedale i pazienti ci vanno per visite specialistiche ed esami diagnostici. Visite ed esami che ormai si fanno quasi tutte a pagamento.
Anche chi la visita l’ha prenotata con la ricetta del medico, magari dopo un’anticamera di mesi ed anni (il tempo delle prenotazioni è diventato lunghissimo), nella maggior parte dei casi, paga il ticket alla Regione. In alcuni casi esami e visite si concludono con un esito tragico per i pazienti, perché vengono diagnosticate malattie di una certa gravità.
Come è possibile pensare di caricare su questa umanità colpita da eventi tragici anche la spesa delle strisce blu? Nella delibera di Giunta lo sosta che non supera i 20 minuti è gratuita. Non so se ridere o piangere. Pesa anche il balzello quotidiano per coloro che in ospedale vanno a lavorare.
Non si tratta di un esproprio proletario, come si diceva una volta quando al centro delle attività amministrative venivano messi le fasce più deboli della popolazione. Il Comune, come raccontano gli stessi amministratori, dalle strisce blu incasserebbe intorno alle 500.000 euro all’anno. La cifra riguarderebbe il guadagno del Comune. Sarebbe interessante sapere come vengono spese queste somme.
Se si dovesse scoprire che vengono spese per organizzare qualche festino, la cosa provocherebbe un certo senso di repulsione. L’augurio dell’estensione delle strisce blu intorno all’ospedale non sono gradite, caro sindaco. Chi soffre merita più rispetto.