Rapporto Svimez, Riganello: «Giovani in fuga dalla Calabria, invertire la rotta»
«Questa non è una regione per giovani». È quanto scrive in una nota Fabio Riganello dell'Arci di Crotone che aggiunge «ancora una volta, i dati sulla popolazione giovanile calabrese suonano come un'amara condanna».
«Lo studio Svimez-Ref - entra nel merito Riganello - delinea un quadro desolante: 90mila giovani hanno abbandonato la regione tra il 2002 e il 2021. Un esodo drammatico che rappresenta una vera e propria emorragia di talenti e compromette il futuro della Calabria».
«Le cause di questa fuga - spiega Riganello - sono molteplici e radicate. Il Diritto allo studio è spesso negato a causa di carenze strutturali e di un'offerta formativa inadeguata. Il mercato del lavoro, arido di opportunità concrete, offre solo precarietà e salari da fame. Il senso di sfiducia e disillusione serpeggia tra i giovani, che non vedono nella loro terra alcuna prospettiva di crescita e realizzazione personale».
«Le istituzioni, purtroppo - commenta Riganello -, non sembrano all'altezza della sfida. Invece di elaborare un piano d'azione urgente e mirato per il futuro dei giovani, si sprecano risorse in eventi effimeri e di facciata, che non hanno alcun impatto reale sulla vita dei cittadini».
«La Calabria - auspica Riganello - ha bisogno di un impegno concreto e duraturo per invertire la rotta e costruire un futuro migliore per le sue nuove generazioni».
«Bisogna stimolare un dibattito pubblico costruttivo - conclude Riganello - e di mobilitare le coscienze su un tema di vitale importanza per il futuro della Calabria».