«Massiccia presenza di cinghiali a Papanice»: Pedace chiede aiuto alla Regione
CROTONE Una «massiccia presenza di cinghiali» a Papanice nel territorio del Comune di Crotone. È quanto segnala il consigliere comunale di Consenso, Enrico Pedace, in una Pec inviata al presidente della giunta regionale calabrese, Robero Occhiuto, e all'assessore alla Forestazione, Gianluca Gallo.
«In un passato molto recente - scrive Pedace - ha sollevato la questione presenza cinghiali nel territorio alle spalle della città pitagorica, più precisamente nel territorio che ricade nella popolosa frazione di Papanice. Volendo ribadire ancora una volta quanto di seguito segnalato con la presente missiva, si vuole informare che proprio giorno 6 agosto scorso, si è verificato l’ennesimo incidente che ha interessato un ignaro automobilista che si è visto attraversare la strada dall’ennesimo cinghiale intento a fare scorribanda a sua volta ignaro del pericolo. Nessuno si è fatto male, ma il risultato finale è stato un’autovettura seriamente danneggiata e un cinghiale morto e non per ultimo tanta ma tanta paura per il conducente. Ribadisco che la frazione è collegata alla città per mezzo della Sp 52 e dalla strada che passa per via Adda fino alla Ss 107 bis, strada percorsa da un notevole traffico automobilistico al fine di recarsi in città per le più disparate esigenze personali e lavorative».
«In questi ultimi mesi - riferisce Pedace - sta diventando molto pericoloso transitarvi specie nelle ore serali, infatti ogni sera ci si trova a dover fare molta attenzione in quanto la strada è attraversata da vere e proprie mandrie di cinghiali. Situazione che sta creando un forte allarmismo nell’utenza che per necessità percorre questa via. Inoltre va considerata che la situazione descritta oltre ad interessare il versante che scende verso la città di Crotone, riguarda tutto il territorio compresso la zona della discarica in via Isola capo Rizzuto e le campagne limitrofe alle spalle della frazione, dove trovasi abitazioni e attività commerciali le quali, più volte si sono ritrovati ad avere incontri ravvicinati al quanto rischiosi per l’incolumità personale e familiare. Tale situazione, cioè la forte presenza di cinghiali, sta creando inoltre grande disaggio alle coltivazioni, tanto che gli agricoltori cercano in ogni modo di arginare l’invasione con reti metalliche, dissuasori acustici e ogni altro mezzo legale consentito, ma sembra che niente possa dissuaderli anzi pare si parta sconfitti in partenza. Puntualmente ogni tipo di coltivazione riceve la visita l’orda selvaggia che distrugge ciò che il giorno dopo deve essere raccolto, provocando anche perdite economiche consistenti».
«Raccogliendo le preoccupazioni e le segnalazioni che arrivano al sottoscritto - spiega Pedace -, che oltre ad essere testimone oculare della cosa in quanto frequentatore di queste strade, personalmente mi sono ritrovato a dover assistere al passaggio di flotte di cinghiali, anche di 20-30 capi alla volta. Per dovere istituzionale e anche per dovere morale mi ritrovo a segnalare a quanti sono in indirizzo questa situazione. Vero è che fino ad oggi non sono accaduti incidenti seri, o meglio i danni si quantificano nelle cose e non sulle persone, ma che allo stato sta creando problemi alle coltivazioni con perdite economiche ingenti».
«La necessità di una presa di posizione - auspica Pedace - è inevitabile che avvenga, i rischi crescono giorno per giorno, vero è anche il fatto che non siamo l’unica zona interessata da questo problema, ma la necessità di comunicare quanto sta accadendo al fine anche di una pianificazione per arginare quanto accade credo sia necessaria e doverosa. Quanto esposto sopra è motivo di grande preoccupazione personale e della comunità che rappresento per mandato politico, il vostro intervento sono sicuro non mancherà nel più breve tempo possibile», conclude Pedace.