Cinghiale morto sul social, Mazzei: «Il post è stato travisato»
Arriva la difesa del consigliere comunale di maggioranza: «Non ho mai posseduto un'arma, né ho mai partecipato ad attività di caccia»
CROTONE «In qualità di consigliere comunale di Crotone, sento il dovere di rispondere alle accuse mosse contro di me da diverse parti, politiche e non. Desidero fare chiarezza sui fatti e difendere la mia integrità». È la replica Antonio Mazzei, consigliere comunale di Crotone, al centro di polemiche dopo aver pubblicato sul proprio profilo Facebook la carcassa di un grosso cinghiale ancora grondante di sangue con un commento trionfalistico per la sua uccisione.
«È assolutamente falso - spiega Mazzei - che io abbia ucciso un cinghiale. Non ho mai posseduto un'arma, né ho mai partecipato ad attività di caccia. Le immagini e le dichiarazioni che circolano sui social media sono state interpretate fuori contesto e non rappresentano la realtà dei fatti. Il post incriminato è stato travisato e strumentalizzato, danneggiando volontariamente la mia immagine di consigliere comunale con informazioni false».
«Come consigliere comunale - sottolinea Mazzei -, ho sempre agito nel pieno rispetto delle leggi e con l'obiettivo di promuovere il benessere della comunità, inclusa la tutela degli animali. Ribadisco che tutte le accuse mosse contro di me sono prive di fondamento e sono state costruite su interpretazioni errate e informazioni non verificate».
«Le accuse infondate e diffamatorie – avverte Mazzei - hanno causato un danno significativo alla mia reputazione. Mi riservo il diritto di intraprendere azioni legali contro chi continua a diffondere informazioni false e tendenziose».
«Sarebbe stato opportuno - suggerisce Mazzei - verificare accuratamente le informazioni prima di trarre conclusioni affrettate che, come in questo caso, non hanno fatto altro che rappresentarmi in maniera distorta rispetto a ciò che realmente sono: una persona che mai ha fatto del male neppure a un insetto. Anche se a distanza di giorni dalle polemiche sorte, ho ritenuto di intervenire per onorare la verità che da sempre mi contraddistingue in ogni sede», conclude Mazzei.