La bonifica è un "rewind", nuova Conferenza dei servizi convocata dal Mase
Il Mase ha convocato l'ennesima riunione a Roma per il prossimo 28 gennaio per discutere dell'aggiornamento del quadro prescrittivo del "decreto Proietti" e della strada d'emergenza
CROTONE Una bonifica che è diventata una partita infinita al gioco dell'oca. “Roma” infatti ha richiamato tutto a sé dopo l'alt espresso ieri da Comune e Provincia di Crotone, della Regione Calabria, attraverso le diffide indirizzate a Eni, Mase, “Sovreco” e “Salvaguardia ambientale” a conferire 50mila tonnellate di veleni derivanti dalle discariche a mare del Sin di Crotone nel sito di Columbra.
In attesa che il prossimo 19 febbraio il Tar si pronunci in seduta collegiale sui ricorsi presentati al decreto direttoriale numero 27 del 1°agosto 2024, proprio ieri, il Mase ha infatti convocato una nuova Conferenza dei servizi decisoria.
La conferenza dovrà affrontare l’aggiornamento del quadro prescrittivo del provvedimento del Mase alla luce delle comunicazioni di Eni rewind sull'esito dello scouting effettuato per il conferimento in discariche estere dei rifiuti pericolosi; ma anche le sopravvenienze in ordine alla strada di emergenza di servizio alla bonifica, dopo che è stato incassato il no all'utilizzo della strada consortile (via Da Vinci) e l'eventualità espressa dal Corap di utilizzare via Avogadro in coincidenza del centro commerciale “Le Spighe” a ridosso della Statale 106.
La riunione della Conferenza di servizi decisoria (forma simultanea e in modalità sincrona) si terrà il giorno 28 gennaio prossimo, alle ore 10.30, presso la sede del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica con possibilità dunque di partecipazione in presenza o in modalità di videoconferenza. Essa avrà ad oggetto le determinazioni in merito al riesame del decreto 1° agosto 2024, numero 27, recante approvazione del Progetto denominato “Ex discarica fronte mare Pertusola ed ex Stabilimento Pertusola nord ed Agricoltura. Stralcio al progetto di bonifica di fase 2” presentato da Eni rewind Spa.
La riunione si svolgerà con quanttro punti all'ordine del giorno: Eni Rewind, illustrazione aggiornamento quadro prescrittivo del decreto direttoriale numero 27 del 2024; eventuale richiesta di chiarimenti; proposta modifica quadro prescrittivo, discussione; ed espressione della posizione da parte delle Amministrazioni.
Tra ricorsi al Tar, diffide, comunicazioni di avvio dell'attività e conferenza dei servizi, insomma, si ingarbuglia sempre più l'iter della bonifica delle due discariche a mare contenute nel Sin di Crotone. E la confusione è un'ottima alleata di Eni che, da quasi due decenni ormai, utilizza questa come arma per prendere tempo e nel frattempo aggiustare a proprio vantaggio le condizioni d'intervento sul sito.
Lo scorso 13 gennaio, Eni Rewind aveva confermato di essere pronta ad avviare, in conformità con le prescrizioni del Decreto numero 27, le attività di scavo a partire dal 20 gennaio successivo a patto che smaltisse subito 50mila tonnellate di veleni presso l'impianto di Sovreco.
In relazione ai lavori preliminari e propedeutici agli scavi, da comunicazioni Eni fatte al ministero, viene evidenziato che, intanto, sono state completate le attività di cantierizzazione consistenti, per le aree interne ex Pertusola, nell’allestimento dei container uso uffici, spogliatoi e magazzino materiali.
Per le aree della discarica ex Pertusola, invece, tali attività preliminari sono rinvenibili nella realizzazione del rilievo topografico, dei sondaggi stratigrafici (per definizione profondità discavo), dello sfalcio della vegetazione, dell'installazione della recinzione e della cartellonistica di cantiere, allacci elettrici e piste interne sulla discarica, nella installazione di impianti lava-ruote e pesa.
Sono state inoltre delimitate le aree di lavoro e realizzati i varchi di accesso alla discarica e al sito per il trasporto dei materiali escavati, installando lungo il percorso previsto la segnaletica orizzontale e verticale.
Eni ha infine comunicato al ministero, con riferimento all'eventuale gestione di materiali con presenza di amianto, che sono state definite le procedure operative che saranno applicate in tutte le attività rilevanti del cantiere di bonifica, illustrate al dipartimento competente dell’Asp di Crotone.