L'arte bianca
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CROTONE La Polizia di Stato ha arrestato un rivenditore di pesce al mercato di Crotone con della droga, legato da vincoli di parentela a un boss.

È incessante l'attività della Polizia di Stato di Crotone volta al contrasto del traffico e spaccio di droga fortemente voluto dal questore Renato Panvino in stretta sinergia con il procuratore della Repubblica Domenico Guarascio per porre un freno al dilagare degli stupefacenti tra i giovani frequentatori della movida.

L'operazione odierna prende la mossa dalle attività svolte nei giorni trascorsi da parte dell'Ufficio Volanti, impegnati nell'attività di controllo del territorio. Difatti, particolare attenzione è posta sia ad alcuni soggetti ritenuti dediti allo spaccio degli stupefacenti e, al tempo stesso, agli assuntori della stessa. 

Solo nel mese di marzo sono state fermati 24 assuntori ai quali è stato sequestrato la sostanza e sono stati segnalati al prefetto per gli aspetti amministrativi consistenti nel ritiro delle patenti di guida

Nella giornata odierna a seguito di diversi servizi di osservazioni, controlli e pedinamenti, nelle aree del centro e in particolare nel mercato alimentare, gli agenti, acquisiti elementi concreti a carico di un venditore di pesce identificato per I.G. di 58 anni, con diversi precedenti di polizia e legato da vincoli di parentela a un personaggio di spicco della malavita crotonese. Certi che avesse ben nascosto le sostanze stupefacenti, gli agenti hanno proceduto al controllo e perquisizione dell'uomo nonché anche del banco dove era esposto il pesce. La sostanza stupefacente rivenuta era suddivisa in dosi pronte per essere immessa sul mercato.

L’arrestato, certo di poter eludere i controlli da parte della polizia anche mediante l'utilizzo di unità cinofile, custodiva la sostanza ben nascosta nei banchi del pesce, ciò nonostante grazie all’acume investigativo degli agenti diretti dal loro dirigente riuscirono a rinvenire la sostanza di grammi 8,64 di tipo cocaina suddivisa in tredici involucri e trarre in arresto il titolare della rivendita.

La droga acquistata anche da soggetti della aristocrazia viene consumata, sia presso i domicili, sia nei luoghi in cui si riunisce la movida

«Questo ennesimo risultato - si legge in una nota della Polzia - è frutto di un capillare piano di controllo del territorio che interessa il capoluogo e le città della provincia che oramai da molti mesi vede impegnati tutti gli uffici della Questura e delle specialità».