Firenze Archeofilm, premiato ''Askòs - Il canto della Sirena'' di Antonio Martino
FIRENZE Il film di Nicola Castangia e Andrea Fenu (consulente scientifico Giorgio Murru) "Franco Mezzena. L'archeologia raccontata con il sorriso" ha vinto il "Premio Firenze Archeofilm" attribuito dal pubblico in qualità di giuria popolare.
Si è chiusa la infatti la sesta edizione di "Firenze Archeofilm", il festival di archeologia arte e ambiente organizzato dalla rivista Archeologia Viva (Giunti Editore) al Cinema La Compagnia di Firenze e diretto da Giuditta Pruneti. In cinque giorni, dal 6 al 10 marzo, sono stati proposti al pubblico 88 film da tutto il mondo e tutti a ingresso libero e gratuito.
"Franco Mezzena. L'archeologia raccontata con il sorriso", spiega una nota, trascina il pubblico nel mondo del megalitismo e tra le entusiasmanti avventure degli Argonauti, di Giasone e della figura di Ercole sollecitando, con maestria, il confronto tra il sito megalitico di Saint Martin de Corleans ad Aosta e la Sardegna preistorica.
Ad "Askòs - Il canto della Sirena" di Antonio Martino è stato conferito invece il "Premio Università di Firenze". Il film racconta la vicenda dell'Askòs delle Murge, un prezioso reperto trafugato nel 1988 (e venduto per 10 milioni di lire e una mucca) finalmente tornato a casa nel Museo Archeologico di Crotone.
La giuria degli studenti dell'Università di Firenze, composta da 80 studentesse e studenti, ha assegnato il "Premio Studenti UniFi" a "Quell'incosciente di Zeno" del regista Davide Ludovisi in cui tre personaggi s'interrogano con ironia sul perché un romanzo tanto improbabile continui a essere un punto di riferimento nella letteratura italiana e internazionale.
Il miglior film di archeologia preistorica secondo la giuria del premio "Museo e Istituto fiorentino di Preistoria" è stato infine il film francese "Sapiens ou la naissance de l'art" di Pascal Goblot. La pellicola racconta le recenti indagini che hanno portato a scoprire che i dipinti più antichi risalirebbero addirittura a quasi 45.000 anni fa.