L'arte bianca
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CROTONE Neanche il tempo di inaugurarlo che già si è aperta la prima “falla” nel nuovissimo pronto soccorso dell'ospedale “San Giovanni di Dio” di Crotone. E la falla è in realtà una barriera: ovvero un gradino di qualche centimetro che non consente l'ingresso in autonomia delle persone diversamente abili in carrozzina (o con gravi problemi di deambulazione) nell'entrata riservata agli utenti appiedati.

Natale al Centro Comune di Crotone
Natale al Centro Comune di Crotone

A imbattersi per primo in questa triste quanto clamorosa svista nell'esecuzione dei lavori è stato Luca Garofalo, 35enne giunto da Cotronei, affetto da una malattia degenerativa progressiva del sistema nervoso e già noto alle cronache locali per il “braccio di ferro” in corso con l'Azienda sanitaria provinciale di Crotone a causa del diniego di questa alla concessione di un nuovo mezzo elettrico per i suoi spostamenti in autonomia.
Al netto di ciò, Luca Garofalo, quest'oggi, ha assistito all'inaugurazione della nuova struttura d'emergenza-urgenza nel piazzale antistante l'ospedale, senza poter toccare con mano e soprattutto vedere con i propri occhi un luogo che potrebbe risultare vitale per la propria condizione salutare.

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«Non mi è stato possibile accedere» ha dichiarato Luca, visibilmente amareggiato e fermo con le ruote della sua carrozzina sul gradino d'ingresso del reparto. Intanto si avviava a conclusione il tour illustrativo compiuto nei nuovi locali dell'ospedale dai vertici dell'Asp, dai dirigenti medici e personale sanitario, dalle autorità civili e militari e dai giornalisti.
«Non mi è stato consentito entrare - ha sottolineato il 35enne - soprattutto in pronto soccorso dove hanno priorità d'accesso gli ammalati e chi, come me, si trova nella condizione di non deambulare in autonomia. Sono conscio che dovrò accedervi, almeno per il momento, con l'ausilio di un'ambulanza o di un altro mezzo sanitario».
La disavventura di Luca Garofalo è stata comunque notata dal personale sanitario e da altri cittadini presenti davanti all'entrata che hanno prontamente offerto il loro aiuto al 35enne. Ma Luca ha deciso, quest'oggi, di non oltrepassare quella “barriera” per dare un segnale. «Il commissario Brambilla – ha aggiunto Luca demoralizzato dall'accaduto – non mi ha nemmeno salutato».
Qualche reazione nell'immediato, però, Luca in qualcuno l'ha comunque sollecitata. Uno dei rappresentati della ditta che ha effettuato i lavori, infatti, ha in qualche modo rasserenato il 35enne dicendogli che, purtroppo, non era stato possibile realizzare a oggi la rampa per ragioni economiche legate all'appalto, ma che la stessa verrà realizzata in economia dall'azienda prima che la struttura sia completamente operativa per l'utenza.