Bruni si dimette, Voce valuta l'azzeramento e Torromino intanto ci ripensa
Si rincorrono le ipotesi sull'addio dell'assessore alle Attività produttive. Il sindaco però guarda lontano e il coordinatore di Forza Italia non scarta più la candidatura a sindaco

CROTONE Non è stato un divorzio consensuale. La nota inviata alla stampa da Maria Bruni per annunciare le dimissioni dall’incarico di assessore alle Attività produttive al Comune di Crotone è tranciante. Un telegramma con il quale l’assessore non lascia dubbi sulla natura del divorzio: “Venute meno le condizioni per proseguire il mandato”. Non una parola in più.
Vuol dire che ormai le distanze tra Bruni e il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, sono diventate abissali. Bruni, quindi, liquida il sindaco con il linguaggio di chi non vuole più avere a che fare con lui.
Qual è la causa di questo divorzio? Bruni non parla e non risponde al telefono, ma c’è una strana coincidenza con la celebrazione di Vinitaly a Verona. Bruni, tra l’altro, ha organizzato su Crotone iniziative importanti per promuovere la produzione del nostro vino. Sicuramente non avrebbe disdegnato di partecipare a questo avvenimento che è considerato tra i più importanti al mondo dall’economia che gira intorno al vino. L’assessore Bruni si è dimessa proprio quando la sua presenza a Verona avrebbe avuto grande rilevanza.
Sullo sfondo c’è anche la possibile apertura della “crisi” al Comune di Crotone. Nei giorni scorsi proprio su questo giornale è stata data la notizia che Voce si prepara a qualche cambio. I bene informati hanno parlato di due cambi. Due donne che sarebbero state sostituite da altrettante donne. Tra i nomi in uscita si dava anche quella di Bruni.
L’assessore era venuta a conoscenza dell’idea di Voce. Nei giorni scorsi, a questo proposito si raccontava che Bruni era stata informata da altri e, quindi, avrebbe protestato formalmente con Voce di non essere stata messa a conoscenza delle sue intenzioni direttamente dal sindaco.
I rapporti tra i due potrebbero essere diventati difficili e, quindi, Bruni potrebbe avere deciso di dimettersi per non farsi dismettere. Il linguaggio tranciante dice che Bruni non ha gradito. Non si sa con certezza cosa, ma la rottura tra i due dovrebbe essere definitiva.
Intanto nelle ultime ore si è sparsa la voce che il sindaco non avrebbe escluso l’azzeramento totale dell’esecutivo. Questo gli consentirebbe di mettere tutti sullo stesso piano, anche se poi chi deve continuare a governare sarà riconfermato. Voce sta pensando alle elezioni e vorrebbe impinguare il suo esecutivo inserendo soggetti che garantiscono voti freschi al momento dell’elezione.
Una brutta notizia per Voce potrebbe arrivare da Forza Italia e dalla coalizione del centrodestra. Sembrerebbe che il coordinatore provinciale azzurro, Sergio Torromino, potrebbe rivedere la sua posizione di non candidarsi a sindaco della coalizione. Torromino non ha rivisto la sua posizione, ma ha iniziato a dire che la proposta di candidarsi alla guida della città potrebbe essere anche presa in seria considerazione.