L'arte bianca
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CROTONE Il dialogo tra i genitori e il figlio migranti prima del loro imbarco in cui il poeta si immedesima in quegli istanti che precedono il difficile viaggio, conscio che la fine è triste, anzi una tragedia annunciata. È quanto esprime Vincenzo Lettieri, poeta per passione, nei versi di “Speranze profondate…”, componimento racchiuso nella raccolta “Poesia in mostra” della Casa editrice Pagine.

Vincenzo Lettieri è nato a Rocca di Neto il 24 marzo 1969, è sposato e ha 5 figli. Da sempre amante di musica e poesia, ha coltivato negli anni queste sue inclinazioni artistiche. Vivendo nel pieno Sud, questo è stata terra di molte ispirazioni. «La Calabria – spiega - e le poesie mi accompagnano tra pensieri e speranze, gioie e delusioni. Ciò mi fa esprimere con il cuore tutte queste sensazioni. Anche guardando un fiore, il riflesso dell'ispirazione, fa parlare la mia anima lasciando un senso a tutto». Di seguito il testo.

Poesia in Mostra - Vincenzo Lettieri
Speranze sprofondate...

Mamma, Papà, dove si va?
Nella terra promessa forse chissà.
È vero Madre? Sì figlio.
Potrò giocare, essere libero?
Potrai giocare, essere libero.
Con lacrime agli occhi, la madre disse:
«Sì figlio potrai essere libero».
Il padre disse:
«La nostra terra resterà nei nostri cuori,
ma c'è gente che fa molto rumore.
Non ci aiuta, anzi ci fa soffrire, delle volte anche
morire».
Il Padre:
«Sarà meglio partire».
Figlio:
«Ma se poi vincerà il mare?
Cosa potrò fare?»
Padre madre:
«Diventerai un piccolo Angelo
per chi vivrà potrai vegliare».
Grazie Madre, grazie Padre.
Vi ringrazio di avermi creato.
Se il nostro destino sarà questo,
per chi vivrà, io, farò
un unico gesto.
Pregherò per loro anche se il mio cuoricino
se ne andrà...
così... PRESTO.

In memoria di quello che è accaduto nello sbarco del 26 febbraio del 2023 a Steccato di Cutro