Bonifica Crotone, «no» del Tar sulla richiesta di sospensiva al ''decreto Proietti''
CATANZARO Il Tribunale amministrativo della Calabria non ha accolto la richiesta di sospensiva del decreto del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica numero 27 del 1° agosto scorso sull'istanza presentata da tre comuni del Crotonese (Scandale, Strongoli e Santa Severina) e da cinque dirigenti del Partito democratico pitagorico (Peppino Vallone, Carmine Talarico, Andrea Devona, Annagiulia Caiazza e Leopoldo Barberio).
Nell'istanza, i ricorrenti avevano chiesto l'annullamento previa sospensione dell'efficacia del decreto contenente la determinazione di conclusione positiva della conferenza di servizi decisoria, di approvazione e autorizzazione del progetto di Eni Rewind Spa “Ex discarica fronte mare Pertusola ed ex Stabilimento Pertusola Nord ed Agricoltura. Stralcio al Progetto di Bonifica di Fase 2”, per la bonifica del sito di interesse nazionale (Sin) “Crotone-Cassano-Cerchiara” attraverso cui, «in modo completamente contra ius e illegittimo e illegale e immotivato e ingiusto» secondo quanto sostenuto nel ricorso al Tar, «si è deciso di smaltire in una discarica di Crotone i rifiuti speciali e industriali e pericolosi e cancerogeni».
Ebbene, la prima sezione del Tar di Catanzaro (Giancarlo Pennetti presidente) ha detto un primo no al ricorso redatto dall'avvocato Francesco Pitaro con il decreto depositato lo scorso 2 novembre.
Secondo il giudice, infatti, al momento, «non sussiste un pregiudizio di estrema gravità ed urgenza» richiesto nel ricorso. Fra l’altro, sempre secondo quanto scritto nel decreto, dal cronoprogramma presentato da Eni Rewind «si evince che, da qui alla data dell’udienza camerale collegiale in cui verrà esaminata la domanda cautelare ordinaria, non sono previste attività di deposito permanente nel territorio di Crotone delle scorie industriali attualmente giacenti nell’area del sito contaminato» e poi viene rimarcato che «anzi non sussistono ancora tutte le condizioni necessarie per l’avvio delle attività».
La domanda cautelare ordinaria della stessa istanza verrà quindi esaminata nell’udienza camerale collegiale fissata per il prossimo 20 novembre.