Federconsumatori: «Volo per Crotone aumentato di 160 euro in 20 giorni»
L'associazione denuncia il caro prezzi esagerato per chi viaggia in Calabria tra Pasqua e 25 aprile: la ricognizione sulle offerte di Italo, Trenitalia e compagnie aeree

CATANZARO In occasione delle festività Pasquali e del 25 aprile, in 20 giorni i costi sui trasporti sono aumentati sino al 190% sulla stessa Freccia e di 160 euro su volo per Crotone. È quanto emerge da un'indagine di Federconsumatori Calabria.
Quest'anno, l'associazione ha simulato la partenza da alcune delle principali città, alla vigilia della Pasqua: sabato 19 aprile. La ricognizione si è concentrata sulle offerte Italo e Trenitalia e sulle compagnie aeree che garantiscono i collegamenti verso la Calabria per la data del 19 aprile ed ha misurato gli aumenti delle offerte a distanza di 20 giorni. Per comparare le offerte di Italo e Trenitalia sono stati esaminati i costi massimi delle Frecce senza alcun cambio.
«Prenotando la stessa Freccia per la stessa destinazione di arrivo e per lo stesso giorno - è scritto in una nota - a distanza di 20 giorni con Trenitalia si registrano aumenti che variano dal +190% (Milano centrale - Paola), +158% (Torino - Lamezia Terme), +155% (Torino - Paola), +154% (Torino - Lamezia), +174% (Milano -Reggio Calabria), +140% (Torino -Reggio Calabria). Quasi stabili le offerte di Italo con aumenti sino a 28 euro nelle partenze da Milano per le fermate regionali di Paola, Vibo Pizzo, Rosarno, Villa S. Giovanni e Reggio Calabria».
Riguardo i voli, prosegue la nota, «si registrano aumenti medi sino a 192,34 euro Torino - Reggio Calabria, +184,71 euro Torino - Lamezia Terme; +132 Bergamo - Lamezia Terme, in alcuni casi sempre più competitivi alle frecce (es. Milano - Lamezia Terme e e Reggio Calabria o Torino - Reggio Calabria). Verso l'aeroporto di Crotone, con Ryanair, si registra come unica data di arrivo più prossima alla Pasqua il 18 aprile ed aumenti di 160,05 euro».
«L'attenzione ad elaborare report sempre più minuziosi sulle offerte di viaggio verso la Calabria - afferma Mimma Iannello, presidente Federconsumatori Calabria Aps - ci spinge a rinnovare la denuncia sul fenomeno dei rincari in prossimità delle feste che continuiamo a definire “speculativo”. Gli aumenti rilevati a distanza di 20 giorni sugli stessi treni sono inaccettabili. Non possiamo assistere come se fosse una pratica del tutto corretta a rincari sino a 219 euro sullo stesso treno e per lo stesso tragitto ed a percentuali di aumento sino al 190%. È una vergogna che si consuma impunemente da anni ma che non ci stancheremo di portare all'attenzione dell'opinione pubblica e a denunciare».