L'arte bianca
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CROTONE Da venerdì 1° novembre prossimo gli uffici della Abramo customer care di Crotone saranno deserti. I commissari straordinari che da quattro anni gestiscono l'azienda in stato di crisi, infatti, hanno comunicato ai circa 700 dipendenti dell'area Operation, che prestano in gran parte servizio nella sede di Crotone, che a partire dal 1° novembre saranno in cassa integrazione straordinaria al cento per cento.

Natale al Centro Comune di Crotone
Natale al Centro Comune di Crotone

«Con l'approssimarsi della data fissata - recita il messaggio inviato dai commissari straordinari ai dipendenti - per la conclusione del programma di cessione realizzato da questa Amministrazione, in costanza della sospensione delle attività operative riferibili ai committenti Tim e Fibercop vi informiamo che con decorrenza 1° novembre 2024 i lavoratori appartenenti all'area Operation saranno posti in Cigs per una percentuale pari al 100% dell'orario lavorativo mensile previsto».
Dopo le proroghe concesse negli ultimi sei mesi grazie all'interlocuzione con il tavolo ministeriale, infatti, Tim e Fibercopnon hanno più intenzione di rinnovare le commesse per cui Abramo non può fare altro che mandare i dipendenti in cassa integrazione aspettando che dalla Regione Calabria arrivino le notizie annunciate da Occhiuto riguardo il “reskill" dei dipendenti in un progetto per la digitalizzazione della pubblica amministrazione.
Una crisi che, oltre ai 700 dipendenti assunti, riguarda anche i 90 lavoratori a progetto che non hanno alcuna tutela e non possono usufruire degli ammortizzatori sociali. In gran parte sono dipendenti che da 20 anni lavorano in Abramo con contratti a progetto. Anche a loro i commissari hanno mandato un messaggio nel quale si comunica che a causa della sospensione delle attività operative per la commessa Tim «non sono previsti rinnovi dei rapporti di collaborazione in essere».
I commissari straordinari hanno informato i dipendenti anche sull'iter relativo alla cassa integrazione dei mesi estivi che ancora non è stata autorizzata dal ministero del Lavoro: «Vi rendiamo dovuto aggiornamento - si legge nel messaggio - in merito all'emanazione del decreto di proroga del trattamento di Cigs per amministrazione straordinaria da parte del ministero del Lavoro che, allo stato attuale, nonostante le fitte interlocuzioni, i solleciti e le diffide effettuati, non solo dagli scriventi, ma anche dai consulenti della Società altresì nella giornata del 29 ottobre scorso ai più elevati livelli apicali e le informazioni prodotte da questa Amministrazione a sostegno della fondatezza della richiesta avanzata, la stessa non è ancora giunta a definizione. In merito a tale vicenda, o anche per eventuali ulteriori sviluppi inerenti la vertenza nel suo complesso che dovessero palesarsi prossimamente, sarà data la più ampia diffusione».

Occhiuto: «Il 5 novembre tavolo al Mimit, soluzione vicinissima»

«Sono a Roma, perché anche oggi sto lavorando sulla vertenza Tim, come da mesi, ogni settimana, con tante call che hanno visto coinvolti soggetti pubblici e privati per trovare una soluzione al problema di 1.000 famiglie che hanno perso la serenità nei mesi passati». Così il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in un video pubblicato sui social, in merito alla situazione della Abramo customer care che riguarda mille lavoratori.
«Abbiamo messo in piedi un progetto molto complesso - prosegue - che però spero vedrà la luce tra qualche giorno. Il 5 novembre ci sarà un Tavolo al Mimit con i sindacati. Ringrazio anche i sindacati perché hanno avuto un atteggiamento molto equilibrato in questi mesi. Ringrazio i soggetti che hanno partecipato insieme a me a tutti i Tavoli, alcuni informali ma molto utili. Tra questi il capo di gabinetto del presidente Meloni e i soggetti pubblici e privati che devono realizzare la soluzione che abbiamo pensato».
«La soluzione - afferma Occhiuto - è quella che io avevo proposto qualche mese fa: reskillare i lavoratori su attività di dematerializzazione, per cui la mia Giunta ha messo a disposizione 15 milioni di euro di risorse comunitarie per questa attività: mi piacerebbe ad esempio che si dematerializzassero le cartelle cliniche, in modo da trasformare il problema della vertenza Abramo in una soluzione per la digitalizzazione della sanità».
«Il 5 novembre - conclude Occhiuto - c'è quindi il Tavolo al Mimit e lì verrà presentato il complesso delle attività utili a garantire il lavoro, sia ai 300 dipendenti dell'Abramo Customer Care, che sono già impegnati in commesse Fiber Cop e Tim, sia ai 700 che dovranno invece occuparsi della dematerializzazione. È davvero difficile e davvero complicato ma sono molto felice perché sono convinto che la soluzione è vicinissima».