L'arte bianca
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CIRÒ MARINA Chiuso il cerchio sull'inquietante episodio registrato ieri a Cirò Marina: è stato lo zio a esplodere i colpi d'arma da fuoco all'indirizzo di denaro per ragioni legate a cessione di denaro.

Nelle primissime ore della mattinata odierna, i carabinieri della Compagnia di Cirò Marina e quelli del Nucleo investigativo del reparto operativo dello stesso Comando, al culmine di una serrata attività investigativa, hanno arrestato un cinquantenne del posto, Vincenzo Marrazzo, imprenditore, ritenuto responsabile dei reati di “tentata estorsione”, “tentato omicidio”, “porto abusivo delle armi” e “ricettazione”.

Nella mattinata di ieri, in particolare, era pervenuta al 112 una disperata richiesta d’aiuto da due nipoti dell’arrestato, trentenni, originari e residenti nel centro cirotano, i quali avevano riferito di essere stati destinatari di alcuni colpi d’arma da fuoco, esplosi dall'uomo nei loro confronti.

L’immediato intervento degli operanti, volto ad accertare i fatti e a rintracciare l’uomo, armato e potenzialmente pericoloso, ha permesso, dapprima, di bloccarlo nei pressi di un supermercato, ubicato nelle vicinanze della Strada statale 106, nel territorio di Cirò Marina, e, successivamente, di ricostruire sia gli eventi che il movente dell’insano gesto.

In particolare, è stato acclarato che l’episodio sarebbe giunto, al culmine di una situazione insostenibile e perdurante nel tempo, caratterizzata da frequenti richieste di denaro e di acquisizione di quote societarie dell’impresa delle vittime da parte del 50enne, il quale, tra le ore 11.00 e le 11.30 di ieri, mentre questi ultimi stavano lavorando nella loro azienda. Qui li avrebbe raggiunti, avanzando l’ennesima pretesa di denaro per soddisfare alcuni suoi bisogni immediati.

I giovani, già destinatari di analoghe passate richieste, si sarebbero, fin da subito, prodigati per procurargli il denaro per evitare che la situazione degenerasse, chiedendogli di non compiere alcun atto violento o minatorio, anche in ragione della presenza degli altri operai sul posto.

Il 50ene ha però scatenato la sua immediata reazione violenta nei confronti di uno dei nipoti che è stato schiaffeggiato, venendo difeso dal fratello, seguita, poco dopo, dall’allontanamento dell’aggressore a bordo della propria autovettura e dal suo immediato ritorno nell’azienda, dove, armato di una pistola, ha avviato una “caccia all’uomo” dei ragazzi attraverso i locali, i magazzini e gli uffici della loro ditta, esplodendo alcuni colpi d’arma da fuoco nelle aree, dove riteneva potessero trovarsi, continuando una sorta d’ispezione dei luoghi per accertare la loro posizione. Dopo averli individuati, l'uomo in preda all'ira avrebbe sparato un ultimo colpo di pistola per attingerli, senza per fortuna riuscirvi e quinsi fuggendo a bordo del suo mezzo.

L’attivazione del piano di ricerche nei casi d’emergenza, predisposto dal Comando provinciale dei carabinieri di Crotone, e il dispiegamento del relativo dispositivo, integrato dagli operanti delle tre dipendenti Compagnie e dal Nucleo investigativo, hanno permesso d’individuarlo, dopo circa un’ora dalla sua attivazione, vicino a un supermarket, privo, tuttavia, dell’arma da fuoco, della quale si era verosimilmente, poco prima, disfatto.

Al termine delle procedure di rito, il 50enne è stato condotto presso la Casa circondariale di Crotone e messo disposizione dell’Autorità giudiziaria, che ha pedissequamente e minuziosamente coordinato le operazioni, conclusesi positivamente.


 

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