L'arte bianca
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CROTONE La Uil Fpl esprime «indignazione e assoluto dissenso verso la decisione del commissario dell’Asp di Crotone di recuperare le somme relative ai buoni pasto erogati ai dipendenti» perché si tratta di un «un provvedimento che, oltre a gravare pesantemente sui lavoratori, evidenzia una gestione irresponsabile e approssimativa». La nota stampa è a firma di Daniele Cristina, segretario aziendale Uil–Fpl dell'Asp pitagorica, e Roberto Piperis, coordinatore territoriale Uil Fpl di Crotone.

Natale al Centro Comune di Crotone
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Roberto Piperis e Daniele Cristina, Uil-Fpl Crotone

«È del tutto inaccettabile – incalzano i due sindacalisti – che si proceda al recupero di somme che la stessa azienda ha distribuito in piena autonomia, quando invece bisognerebbe avviare una vera e propria azione di legalità, individuando le responsabilità di chi ha autorizzato l’erogazione e soprattutto i criteri utilizzati che, in diversi casi, implicano favoritismi o quanto meno scarsa competenza».

«Tale condotta – denuncia la Uil Fpl – evidenzia una gestione superficiale e una consolidata abitudine a favorire consensi di dubbio sospetto, che nulla hanno a che fare con un’amministrazione trasparente e corretta. Gravare infatti sui lavoratori è una scelta intollerabile, tanto più quando gli errori derivano da carenze strutturali e organizzative della Direzione strategica».

«Da tempo, la Uil Fpl – sottolinea la nota – denuncia attività molto sospette nella gestione del personale dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone, tra cui: procedimenti disciplinari condotti in modo discutibile e non sempre conformi alle normative e ai regolamenti interni; movimenti di mobilità interna apparentemente irregolari e non trasparenti; disposizioni di servizio emanate senza il coinvolgimento di personale preposto e senza una chiara responsabilità operativa».

«Tali pratiche, unite al provvedimento sul recupero delle somme dei buoni pasto – sostengono Cristina e Piperis –, stanno contribuendo a creare un ambiente di lavoro estremamente teso e conflittuale. Questo clima di tensione non solo mina la serenità e la motivazione del personale, ma ha ripercussioni dirette e gravi sulla qualità dei servizi erogati all’utenza».

La Uil Fpl chiede con urgenza: «La sospensione immediata del recupero delle somme, fino a quando non saranno effettuati accertamenti accurati sulle responsabilità dirigenziali»; «L’attivazione di un’indagine interna approfondita, per individuare eventuali favoritismi, negligenze o inefficienze dirigenziali e applicare sanzioni appropriate»; «Un intervento deciso delle autorità competenti, per monitorare non solo questa vicenda, ma l’intero sistema di gestione delle risorse umane e dei diritti del personale da parte dell’Asp di Crotone»; «La predisposizione di meccanismi preventivi che garantiscano una gestione corretta e trasparente dei diritti dei lavoratori, evitando il ripetersi di situazioni simili in futuro».

«La direzione aziendale – conclude la nota – dovrebbe finalmente cogliere l’opportunità per invertire le politiche del personale e orientarle verso la valorizzazione del lavoro e dei dipendenti, conducendo una battaglia di legalità che troverebbe, senza dubbio, il sostegno della Uil Fpl».