''Tartalove'', Gerardo Sacco al fianco di Legambiente per le tartarughe marine
CROTONE È stato siglato un protocollo d’intesa tra l’azienda Gerardo Sacco e Legambiente Italia, per sostenere il progetto “Tartalove”, campagna di adozione simbolica delle tartarughe Caretta Caretta, mirata a finanziare le attività di recupero e protezione di questi meravigliosi animali che popolano il Mediterraneo e, in particolare, la costa ionica della Calabria.
«Le tartarughe Caretta Caretta - si legge in una nota -, specie simbolo del Mediterraneo, affrontano numerose minacce, tra cui la perdita di habitat, la pesca accidentale e l'inquinamento marino. Il progetto Tartalove di Legambiente si impegna a mitigare questi rischi attraverso attività di monitoraggio, recupero e sensibilizzazione».
«Questo - spiega Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - è un lavoro che l'associazione fa da decenni. Collaboriamo con le imprese più sostenibili, quelle più innovative, è qualcosa che portiamo avanti da tempo: non ci interessa solo predicare che si facciano le cose per bene, ci piace anche lavorare con chi queste cose per bene le pratica».
Buone pratiche, che per Gerardo Sacco si traducono nel sostegno a Legambiente, ma anche nell’utilizzo di materiali particolari per alcune collezioni, come l’argento etico Fairmined, una certificazione che garantisce condizioni di lavoro sicure e dignitose per i minatori, oltre a promuovere pratiche estrattive responsabili e sostenibili.
«Il legame tra Gerardo Sacco e il Mediterraneo - sostiene Viviana Sacco, amministratore unico dell’azienda - è da sempre fonte di ispirazione per il nostro fondatore, che attraverso la bellezza del mare e i miti ad esso legati è riuscito a creare una precisa cifra stilistica dei suoi gioielli. Un modo concreto e tangibile per la nostra azienda di essere attenti alla salvaguardia del Mediterraneo e alle sue creature, si è manifestato attraverso questo accordo con Legambiente, che accompagna la nostra azienda nel solco della sostenibilità e della cura del territorio. Con il suo gesto, Gerardo Sacco dimostra come il connubio tra etica, sensibilità ambientale e innovazione possa dare vita a progetti concreti per la tutela del nostro pianeta».