L'arte bianca
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CROTONE La direzione strategica dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone esprime sconcerto per l’articolo, pubblicato in data 22 ottobre scorso, dal titolo “Pronto soccorso, inaugurazione e ''flop'': barriera architettonica all'ingresso”.

Natale al Centro Comune di Crotone
Natale al Centro Comune di Crotone

«Nel testo si afferma - scrive la direzione strategica Asp - che ad un disabile in carrozzina non sarebbe stato consentito l’accesso ai locali del nuovo Pronto soccorso, in occasione della cerimonia di inaugurazione, avvenuta nella stessa data».


L’Azienda replica che «si tratta di una notizia assolutamente falsa, in quanto la persona in carrozzina è stata accompagnata e guidata in ogni stanza del Pronto soccorso da personale dell’Asp, che gli ha spiegato il funzionamento del nuovo reparto nei dettagli. Gli è stato fatto notare, inoltre – sottolinea la replica -, i lavori dell’esterno del nuovo reparto saranno completati nei prossimi giorni, prima che lo stesso diventi operativo e che non ci sarà alcuna barriera architettonica all’ingresso pedonale riservato ai pazienti e ai cittadini, per favorire la massima inclusione e l’accesso anche a chi ha gravi problemi di deambulazione». «La direzione dell’Asp – conclude la replica - ribadisce che per qualunque tipo di informazione o per chiarimenti è sempre disponile al confronto».

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La notizia è tutt'altro che falsa e anzi viene confermata con questa replica indirizzataci dalla Direzione strategica dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone.
La cronaca proposta nell'articolo, infatti, si riferiva alle fasi immediatamente successive alla conclusione del tour effettuato nella mattinata del 22 ottobre scorso all'interno del nuovo pronto soccorso cui hanno partecipato i vertici dell'Asp, i dirigenti medici e il personale sanitario, le autorità civili e militari, i giornalisti e soprattutto tanti non “addetti ai lavori”.
Tutti, insomma, tranne che il malcapitato Luca il quale, per prima cosa, non ha potuto accedere nella struttura in autonomia con la propria carrozzina elettrica proprio per la barriera architettonica presente nell'ingresso riservato agli utenti appiedati; e numero due, perché totalmente ignorato dall'organizzazione dell'evento, evidentemente “distratta” dalla foga di tagliare il nastro.
Tant'è che lo stesso Luca, davanti alle richieste di spiegazioni da parte di chi scrive, proposte nell'immediatezza dei fatti, ha lasciato trasparire lo stato assai afflitto del suo umore riferendo che: «Il commissario Brambilla non mi ha nemmeno salutato».
Le immagini testimoniano in proposito la “solitudine” con cui Luca effettua, a favore di telecamera, la prova fatidica dell'ingresso nel pronto soccorso e documentano al contempo la situazione di dismissione della “festa” in corso nell'ambiente circostante.
La notizia conferma, inoltre, la gravità dell'accaduto nell'ammissione dell'esistenza stessa della barriera architettonica presente in quell'ingresso. Com'è stato possibile progettare, realizzare e inaugurare un'opera di così vitale importanza per la quotidianità dell'utenza sanitaria senza ovviare a questo gradino che, oggi, è diventato una muraglia dopo queste affermazioni?
La verità risiede invece nel fatto che, la direzione strategica, ha provato a mettere una pezza calda sull'accaduto quando, chi scrive e altri colleghi, hanno deciso di raccontare con piglio da guastafeste, ma con onestà intellettuale, l'ennesima boutade in cui era scaduta la sanità crotonese. E in tanti hanno poi drizzato le antenne, facendolo notare ai “piani alti”...
Del resto, «gli ultimi resteranno sempre gli ultimi se i primi sono irraggiungibili».

Giuliano Carella

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