La ricerca psichiatrica dell’Asp di Crotone convince gli esperti "Sopsi"
Il team guidato dalla dottoressa Tiano e dal coordinatore Vaccaro ha presentato un poster scientifico sulla riabilitazione precoce per pazienti psichiatrici

CROTONE Innovazione e riabilitazione. Secondo queste due direttrici in campo terapeutico, l’Unità operativa complessa (Uoc) di Psichiatria dell’Asp di Crotone, guidata dalla dottoressa Letizia Tiano e dal coordinatore sanitario Antonio Vaccaro, ha raggiunto un prestigioso traguardo al XXIX Congresso nazionale della Società italiana di psicopatologia (Sopsi). In un evento che riunisce i maggiori esperti di psicopatologia e psichiatria clinica, il team crotonese ha avuto l’opportunità di presentare un poster scientifico e partecipare a un simposio dedicato, contribuendo in modo significativo alle discussioni e allo scambio di conoscenze in ambito scientifico.

Il poster sulla riabilitazione precoce: un’idea innovativa
Questo lavoro, frutto di una ricerca approfondita e di una visione innovativa, ha messo in evidenza l’importanza di avviare i pazienti psichiatrici a un percorso riabilitativo fin dai primi giorni di ricovero. La scelta della Sopsi di selezionare questo poster tra migliaia di candidature rappresenta un riconoscimento della qualità del lavoro svolto e un segnale dell’interesse crescente verso approcci che uniscono cura clinica e riabilitazione precoce.

L’onore di essere relatori al simposio
La commissione scientifica della Società italiana di psicopatologia (Sopsi), ha selezionato l’equipe crotonese rappresentata dalla dottoressa Tiano, dal dottor Vaccaro e dalla dirigente psicologa clinica e responsabile della Riabilitazione Francesca Megna, per partecipare come relatori in un simposio dedicato, che ha permesso loro di illustrare l’approccio innovativo della Uoc di Crotone, moderata da Rita Ronconi, docente di Psichiatria presso l’Università dell’Aquila. Avere la possibilità di presentare il proprio progetto all’interno di un simposio di un congresso nazionale è uno dei riconoscimenti più ambiti in ambito scientifico, generalmente riservato alle Università, perché offre l’occasione di esporre e discutere in modo approfondito il proprio lavoro con addetti ai lavori estremamente qualificati. Questo spazio ha dato l’opportunità di presentare non solo i risultati del loro studio, ma anche di condividere le best practices che hanno trasformato la loro Uoc in un modello d’avanguardia.

Riabilitazione precoce: una nuova strada per la Psichiatria
Al centro del progetto presentato dalla Uoc di Crotone c’è l’idea rivoluzionaria della riabilitazione precoce. Questo approccio, come illustrato nel poster e approfondito durante il simposio, propone di attivare un percorso riabilitativo fin dai primi giorni di ricovero, permettendo al paziente di cominciare a riappropriarsi della propria autonomia e di prepararsi al reinserimento sociale. «Riabilitare non significa solo curare – ha sottolineato la dottoressa Tiano durante la sua presentazione – ma anche dare speranza e possibilità a chi vive momenti di profonda fragilità».
Gli effetti benefici della riabilitazione precoce sono stati documentati nel poster e spiegati in dettaglio durante il simposio: si è registrato un miglioramento del clima relazionale all’interno del reparto, una maggiore compliance terapeutica da parte dei pazienti, il crearsi in maniera più rapida di una forte relazione terapeutica con gli operatori da parte dei paziente e soprattutto, una riduzione degli agiti aggressivi con una netta riduzione delle contenzioni meccaniche durante la degenza in reparto.
Un intervento tempestivo, infatti, non solo riduce i tempi di degenza, ma consente anche ai pazienti di sviluppare competenze e capacità che facilitano un reinserimento sociale più sereno e duraturo.

Le testimonianze dei relatori al Congresso
Dietro a questi straordinari risultati, come sottolineato dai relatori, c’è il lavoro incessante di un team multidisciplinare, composto da medici, psicologi, infermieri e operatori socio-sanitari, che ogni giorno si dedicano con passione e competenza alla cura dei pazienti. Gli operatori si prendono cura dei pazienti nelle loro attività quotidiane, creando un ambiente di supporto e fiducia, mentre monitorano costantemente le condizioni cliniche, e offrono un’assistenza personalizzata.
Durante il congresso, il dottor Vaccaro ha evidenziato come l’attenzione e la dedizione degli operatori siano la vera forza del reparto: «Il nostro lavoro non si limita alla somministrazione di cure; costruiamo con ogni paziente un percorso che coinvolge mente e corpo, accompagnandolo passo dopo passo verso una maggiore autonomia per un inserimento armonioso nel contesto sociale»
«La riabilitazione psicologica è una forma di cura che riattiva risorse e produce cambiamento – ha evidenziato la dottoressa Megna -. Attraverso supporto e strategie mirate, consente di affrontare i disturbi in modo efficace, favorendo la crescita personale e il benessere».
La partecipazione al Congresso Sopsi rappresenta non solo un riconoscimento scientifico, ma anche una testimonianza dell’eccellenza raggiunta dalla psichiatria di Crotone. L’obiettivo della Uoc è chiaro: andare oltre la stabilizzazione clinica, offrendo ai pazienti strumenti concreti per costruire una vita più indipendente e dignitosa.
Guardando al futuro: una Psichiatria più umanizzata
L’intero team dice guardare con fiducia al futuro, determinato a proseguire sulla strada della ricerca e della riabilitazione precoce. Il loro impegno ha un unico scopo: mettere al centro i pazienti, offrendo loro non solo cure ma anche opportunità di riscatto e reintegrazione. In un contesto in cui lo stigma è ancora presente, l’Uoc di Crotone si distingue per il suo approccio innovativo e rispettoso, dando vita a una psichiatria che si prende cura dell’individuo nella sua interezza.
La loro missione è chiara: costruire una psichiatria che si prenda cura della persona in modo olistico, sfruttando ogni risorsa possibile, dagli interventi riabilitativi alle scelte ambientali, per migliorare la vita dei pazienti e delle loro famiglie.