L'arte bianca
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CROTONE «È successo davvero. Forza Italia e Voce insieme». È quanto commenta in una nota il movimento “Stanchi dei soliti” (Sds) in merito alla presentazione del movimento “Crescere” da parte del sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, alla quale ha partecipato nella serata di martedì scorso (25 febbraio) anche il presidente della giunta regionale calabrese.

«Roberto Occhiuto, vicesegretario di Forza Italia e secondo soltanto ad Antonio Tajani – incalza Sds –, ha partecipato alla presentazione del movimento "Crescere". Occhiuto è seduto in prima fila, insieme a lui Sergio Ferrari, sindaco di destra, e Antonio Megna ex sculchiano. Insomma, la crèm de la crèm della politica crotonese. La presenza più sorprendente è quella di Carlo Tansi, fondatore di Tesoro Calabria, che è passato da detrattore a pasticcere del Put (Partito unico della torta)».

Il vero bluff è però quello che hanno subìto gli attuali consiglieri comunali di maggioranza – contestano quelli di Sds – eletti nelle liste civiche originarie. Da notare che fra i seduti in prima fila non c'è nessuno di loro, utili soltanto a presenziare ai consigli per garantire a Voce la sopravvivenza per un altro anno

«Purtroppo i consiglieri non hanno fatto i conti – stigmatizza Sds – con il sistema elettorale: la presenza di grandi partiti in coalizione, o di candidati con una mole di voti importante (fra cui Mario e Antonio Megna, Danilo Arcuri, Fabio Manica, Le Rose) renderà estremamente difficile l'accesso al consiglio comunale per tutti quei candidati che, alle scorse elezioni, hanno vinto il seggio con poco più di 100 voti».

Questa alleanza, oltre ad indignare i consiglieri per il compromesso morale, dovrebbe farli riflettere sulla futura composizione del consiglio: non ci sarà spazio per molti, come Antonella Passalacqua, Giada Vrenna, Paolo Acri, che saranno schiacciati dalla forza elettorale dei big

«Fra questi big ci sarà anche Forza Italia – sostiene Sds –, il partito fondato da Marcello Dell'Utri (noto per le vicende più buie che hanno afflitto l'Italia) che adesso è la nuova casa politica di Vicenzo Voce, eletto sindaco grazie ai voti del civismo apartitico, a cui volta le spalle con questa nuova alleanza».

«Sicuramente Voce ci racconterà la solita storia – attacca ancora Sds –: partiti e liste civiche possono fare alleanze, tipico della cultura politica del "voto piglia tutto". Ma chiamiamo le cose col loro nome: accozzaglia politica, fatta di partiti che hanno distrutto questo Paese e politicanti che, in nome del civismo, hanno illuso gli elettori di essere diversi».

«I 16.000 voti di Voce – conclude Sds – si fondano su questa promessa, oggi tradita. E allora: ci chiedete ancora perché siamo usciti dalla maggioranza?».

Sulla convention di presentazione di “Crescere” è intervenuto anche il capogruppo di “Stanchi dei soliti”, Iginio Pingitore. «Alla fine, il presidente Occhiuto - attacca subito Pingitore - non si è limitato a fare da padrino al battesimo del movimento "Crescere"; la sua prima convention si è trasformata in una vera e propria canonizzazione del sindaco. Dall'altra parte, lo merita: il movimento civico "Crescere" nasce dalle ceneri di Tesoro Calabria (il cui fondatore Tansi è presente all'incontro) attraverso eventi che appaiono veramente miracolosi, eventi che nessuno avrebbe mai immaginato e che mai ci sarebbe riuscito».

Nato da un profondo civismo, che ha raccolto i cittadini delusi dagli apparati dei partiti, ma si è felicemente legato ai partiti tradizionali e alle correnti di potere locale. È stato fondato per opporsi alla mala politica, ma nella realtà ha sposato tutte le linee di questa, partecipando ai giochi e ai giochetti della politica becera di tutti i tempi. Doveva essere una controparte esemplare all'Eni e invece si è rivelato come un alleato, assumendo posizioni addomesticate

«Le promesse di combattere il potere consolidato - accusa Pingitore - si sono dissipate, e i comizi in piazza Marinai d'Italia si sono trasformati in un triste spettacolo di conformismo. Gli elettori, quei 16.600 sostenitori (di cui il sindaco non perde occasione di vantarsi), oggi si ritrovano con un pugno di mosche. Dove sono finiti i temi cruciali, come la salvaguardia ambientale, che avrebbero dovuto essere al centro dell'azione politica? A cosa sono serviti i comizi e gli slogan contro un potere radicato nel tempo, presentandosi agli elettori come rivoluzionari e anti-sistema, per poi ritrovarsi a fare l'esatto contrario di quanto promesso su temi importanti e di grande rilevanza, come quelli ambientali, cambiando linea in modo radicale e sconcertando i propri elettori?», domanda ancora Pingitore.

«Se da una parte il presidente Occhiuto è stimolato - sostiene Pingitore - da una parte del suo partito, dall'altra non lo è, neanche per l'intera coalizione del centro-destra, il che rende difficile comprendere questo appoggio incondizionato al sindaco. Sarà il carisma di Voce? E se questo è da escludere, che cos'è allora? È legittimo che il presidente di una Regione prenda posizioni politiche, ma se queste non sono chiare nemmeno al suo partito, cosa devono pensare gli elettori? Con il battesimo di oggi è chiaro che la sua neutralità sembra svanire e il risultato potrebbe essere una frattura profonda tra città, partito e coalizione. Povera Crotone! Nelle mani, non del popolo, ma di altri. L'operazione, ahimè, gattopardesca si è ulteriormente consumata», rimprovera Pingitore.

Gli interrogativi sono tanti, e se li pongono anche gli iscritti (in questi giorni abbiamo visto diversi comunicati stampa), ma la domanda me la pongo anche io, che sono comunque un consigliere comunale e che, per tutto il percorso amministrativo, non abbiamo cambiato casacca e siamo rimasti al nostro posto, sempre "Stanchi dei soliti". Allora, cosa c'è dietro? È legittimo che il Presidente di una Regione assuma delle posizioni politiche che, pur legittime, non sono chiare. Se non è chiaro per la propria componente politica, immaginiamo un elettore che dovrà ridare fiducia a chi ha palesemente lavorato per un totale cambiamento della vocazione politica originaria

«Il presidente (inteso come rappresentante istituzionale) - prosegue Pingitore - assume una posizione di parte e spacca interamente una città, allo stesso tempo potrebbe dividere anche il suo partito e, come se non bastasse, l'intera coalizione del centro-destra. A questo punto, mi sembra doveroso, visto che noi non ci siamo riusciti nel Consiglio comunale durante la verifica di maggioranza, che i consiglieri comunali vicini al presidente Occhiuto (compresi i componenti di Progetti Comune, presenti anche loro all'evento) spieghino ai loro elettori quali sono le motivazioni (forse legittime) per cui appoggeranno, nonostante siano stati eletti in opposizione, in maniera incondizionata il movimento "Crescere"». 

«Questo è il momento della verità - sollecità Pingitore -: chiarezza e responsabilità sono le uniche strade, affinché questa città possa ritornare ad una politica seria, soprattutto di chi ha perso la fiducia, ingannata, per aver creduto in un cambiamento autentico», conclude il capogruppo che in un "n.b." tiene a precisare come le sue informazioni non siano «motivo di doglianze, poiché io e il mio gruppo siamo consapevoli di aver fatto la scelta giusta, di non aver mai tradito le aspettative di chi ha creduto in noi».