L'arte bianca
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CROTONE «In parte lo dichiara irricevibile e inammissibile e in parte lo rigetta». È quanto decretato dal Tribunale amministrativo regionale per la Calabria (Sezione prima) sul ricorso presentato dal Congesi di Crotone sui provvedimenti riguardanti il subentro di Sorical quale gestore unico del servizio idrico integrato e quindi contro Arrical e Regione.

Natale al Centro Comune di Crotone
Natale al Centro Comune di Crotone

Il Tar ha così messo la parola fine al braccio di ferro tra Congesi e Regione, dopo un precedente pronunciamento già sfavorevole per il Consorzio che raggruppa 14 comuni del territorio.
Il Congesi aveva infatti adito al Tar per l’annullamento del decreto numero 60 del 30 dicembre 2022, emesso dal commissario straordinario dell’Autorità rifiuti e risorse idriche della Calabria, Arrical, contenente l’approvazione del cronoprogramma del subentro del gestore unico agli attuali gestori del servizio idrico.
Il consorzio si era poi opposto al successivo decreto numero 1 del 20 gennaio 2023, nonché delle deliberazioni del commissario Arrical numero 9 del 25 ottobre 2022 e numero 12 del 30 dicembre 2022 di individuazione di Sorical quale gestore unico del servizio idrico integrato e dell’affidamento esecutivo del servizio idrico regionale per un arco temporale di trent’anni.
Nel corso degli anni il consorzio Congesi, di cui il Comune di Crotone è socio per una quota superiore al 49%, ha accumulato nei confronti di Sorical debiti in misura superiore a 24 milioni di euro oltre interessi, «omettendo sistematicamente - scrivono i giudici - di pagare la fornitura dell’acqua e proponendo plurimi piani di rientro, senza tuttavia mai rispettarne nessuno. A ciò si aggiunge una insufficiente attività di riscossione della tariffa dagli utenti».
Secondo i giudici del Tar Calabria, sia la scelta che le modalità di subentro, così come quella prevista nell'attuale bollettazione, è da considerarsi conforme a quanto previsto dalle leggi.