L'audizione del commissario e l'opportunita' di chiarire il Piano rifiuti
CROTONE Le azioni spettacolari poco si addicono alle attività di bonifica da mettere in campo per garantire la salute dei cittadini di Crotone. Il tema è serio e lo spettacolo rischierebbe di ridurre l’attenzione dovuta.
I consiglieri regionali della Calabria, che domani partecipano ai lavori della IV commissione consiliare, non dovrebbero perdere l’occasione per chiedere chiarimenti al commissario delegato dalla Presidenza del consiglio dei ministri per la bonifica di Crotone.
Emilio Errigo, nelle scorse settimane, ha annunciato di avere dato incarico ai carabinieri forestali per effettuare un’indagine, in Italia e in Europa, sulla disponibilità di discariche per il conferimento del Tenorm con matrice d’amianto (circa 400.000 tonnellate) attualmente stipato nella discarica a mare di lato alle industrie dismesse di Crotone.
L’audizione potrebbe essere una buona occasione per chiarire molti aspetti della complessa vicenda. I consiglieri regionali hanno competenze specifiche sul tema dell’ambiente e, quindi, potrebbero chiedere a Errigo come mai ha realizzato la scelta di fare intervenire i militari in alcune delle questioni.
Tra le tante azioni messe in campo dal commissario, infatti, c’è anche quella di avere dato incarico al gruppo Forestale dei Carabinieri di effettuare un’indagine approfondita sulla disponibilità di discariche in Italia e in Europa per potere conferire i veleni di Crotone.
Errigo e i consiglieri regionali sanno che le informazioni sulla disponibilità di discariche per rifiuti tossici e pericolosi sono già disponibili negli elenchi redatti dal ministero dell’Ambiente. Il ministero dell’Ambiente può, da subito, fornire notizie dettagliate sulla situazione degli impianti che operano nell’ambito dei rifiuti tossici e pericolosi. La stessa procedura può essere utilizzata per avere notizie per quelli europei.
Probabilmente le informazioni sarebbero arrivate prima, senza scomodare l’esercito. Sarebbe bastato un clic, magari risparmiando anche risorse ed energie. Sicuramente le intenzioni di Errigo sono improntate sulla volontà di garantire ai Crotonesi la migliore attività di bonifica.
La via scelta, però, sembra più improntata sulla spettacolarità che non su atti di concretezza. Dal canto suo Errigo potrebbe chiedere ai consiglieri regionali perché, lo scorso 12 marzo, hanno approvato un Piano regionale dei rifiuti che introduce elementi che favoriscono lo smaltimento a Crotone dei veleni presenti nella discarica a mare. E se ai lavori della commissione, dovesse partecipare il presidente della giunta regionale calabrese, Roberto Occhiuto, a lui si potrebbe chiedere se, nell’annunciata modificache si intende apportare al Piano regionale dei rifiuti per introdurre il fattore di pressione areale, è prevista l’eliminazione dell’autorizzazione a realizzare nelle aree soggette a bonifica discariche di scopo (vedi capitolo 32 lettera n del Piano approvato il 12 marzo scorso).
Un colpo è stato già assestato a Crotone con le decisioni assunte nella Conferenza dei servizi decisoria, tenutasi lo scorso 26 giugno, quando è stato deciso di smaltire a Columbra, discarica di proprietà del gruppo Vrenna, 370.000 tonnellate circa di rifiuti pericolosi e di trasportare fuori dalla Calabria i rifiuti non pericolosi.
Il colpo finale potrebbe essere l’autorizzazione di una discarica di scopo per lasciare a Crotone il Tenorm con matrice d’amianto. La IV commissione regionale ha i titoli per fare chiarezza.