La Lega "blinda" Cavallo con un posto nella struttura dell'assessore regionale
La consigliera comunale stava per lasciare il partito, poi la nomina di Mancuso a commissario e l'opportunità al fianco di Caterina Capponi hanno ribaltato tutto
CROTONE La politica e un po' come la “patafisica”, ossia quella scienza dalle soluzioni immaginarie che spesso, pur prospettando colpi di scena e grandi rivoluzioni, finiscono per lasciare tutto tale e quale. Per altri ancora è l'arte del possibile, ossia «un potere che a seconda del “possibile” sa ciò che vuole e vuole ciò che può». Del tutto incongrua, superata, desueta, risulta infine l'accezione più romantica del termine, quella che si sostanzia sui «grandi amori», quelli «che fanno dei giri immensi», ma che «poi ritornano».
Sono tutte definizioni che tentano di racchiudere, ma soprattutto di esplicare le dinamiche politiche che si possono consumare ai massimi livelli, così come in una realtà di provincia. Ed è proprio quanto sta accadendo anche tra la Lega e la sua unica rappresentante in consiglio comunale a Crotone, Marisa Luana Cavallo.
Un rapporto travagliato, con continui allontanamenti e incomprensioni, fino a sfociare nell'emarginazione dalla vita di partito. Lei che è pur sempre un'iscritta alla Lega e, in più, è stata votata dal popolo, al contrario di altri dirigenti.
E così, quando la consigliera era pronta a traslocare, decisa a lanciarsi in quel “grande vuoto” che ha ormai inghiottito l'agone politico crotonese, ecco arrivare il colpo di scena che riporta tutto al punto di partenza.
Marisa Luana Cavallo resta nella Lega. Anzi nega di aver mai dichiarato pubblicamente di essere stata sul punto di lasciarla. E oggi si trincera molto più opportunamente nell'alibi dei rumor politici, in un crescendo rossiniano che, a quel “venticello”, assegna quasi l'appellativo di “calunnia”.
Cos'è cambiato? Perché la consigliera è tornata sui propri passi?
Innanzitutto, dallo scorso 14 novembre, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso è diventato il nuovo responsabile della Lega in Calabria. E Cavallo, questo almeno lo riconosce pubblicamente, ha un legame del tutto diverso, a livello umano e politico, con il nuovo commissario.
Di tutt'altro tenore erano stati, invece, i rapporti con i trascorsi commissari Giacomo Francesco Saccomanno e Cataldo Calabretta che avevano portato al “defenestramento” dal partito della stessa consigliera e, con lei, anche del vero macchinatore del partito sul territorio di Crotone, Giancarlo Cerrelli, a inizio giugno 2021. Ma non è tutto.
Proprio come nella più classica delle tragedie greche, si è materializzato nel corso di questa settimana un “deus ex machina” che ha risollevato la consigliera comunale da quell'isolamento vissuto nel partito locale per proiettarla in una dimensione regionale. Cavallo infatti è entrata a far parte della struttura dell'assessore regionale alle Politiche sociali, Caterina Capponi, che è in quota Lega al fianco di Occhiuto alla Cittadella.
Si tratta di un posto di tutto rilievo che, assieme a un buon emolumento, offre a Cavallo la possibilità di portare all'attenzione dell'agenda politica regionale le istanze della città di Crotone.
Di tutto questo ne abbiamo discusso con la diretta interessa in una breve intervista.
L'intervista a Marisa Luana Cavallo
A inizio novembre scorso sembrava ormai finito il suo rapporto con la Lega: ha ufficializzato la sua fuoriuscita dal partito?
«Sono voci che non trovano alcun riscontro nella realtà. Non ho mai rilasciato dichiarazioni che potessero far pensare a una mia fuoriuscita dal partito».
Perché è trascorso tutto questo tempo vista la sua determinazione nel voler rompere i rapporti con la dirigenza locale e calabrese?
«La mia intenzione è sempre stata quella di costruire, ma per abbattere i muri bisogna volerlo in due. Oggi, la nomina di Filippo Mancuso a Commissario Lega Calabria ha messo in ordine le cose e ora c’è il giusto equilibrio per lavorare insieme».
A inizio dicembre si è tenuto il Primo tavolo delle forze moderate a Crotone in vista delle Elezioni amministrative del 2026: ha partecipato? Cosa ne pensa?
«Non sono stata invitata, ma la storia ci ha insegnato quanto siano quasi fallimentari i tavoli di un centrodestra che non esiste. Vorrei sapere quanti di coloro che si dichiarano di centrodestra abbiano poi concretamente valori e ideali di destra».
Voci accreditate riferiscono di una sua assunzione nella struttura dell'assessore regionale alle Politiche sociali, Caterina Capponi, che è in quota Lega: conferma? Può specificare quale sarà il suo ruolo?
«Mi è stato chiesto di rappresentare la mia città in Regione ed essere un punto di riferimento per i cittadini di Crotone. Sono entusiasta perché avrò l’onore e l’onere di attenzionare le istanze dei crotonesi e lavorare per la soluzione dei loro problemi. Voglio ringraziare il partito per l’opportunità che mi ha concesso e in particolare Matteo Salvini».
È a conoscenza di altri suoi colleghi consiglieri che intrattengono rapporti lavorativi fiduciari in strutture regionali o parlamentari?
«No, non mi interesso ai rapporti lavorativi dei miei colleghi. Tuttavia, ho saputo che qualche mio collega, dopo essere venuto a conoscenza del mio inserimento in struttura, non ha perso occasione per contattare i giornalisti e chiedere loro di attaccarmi. Se dovesse servire, sarò al servizio anche di costoro per attenzionare i problemi della città di Crotone».
Dal centrodestra, al centrosinistra, alla futura coalizione del sindaco, si riscontra un certo movimentismo che si riflette anche nel consiglio comunale: sa darci una sua collocazione allo stato attuale delle cose?
«La mia è una posizione moderata e aperta al dialogo con tutte le forze politiche che condividono l’obiettivo di migliorare la città in cui viviamo. Credo che sia essenziale lavorare insieme, al di là delle appartenenze politiche, per costruire un futuro migliore per i crotonesi».