L'arte bianca
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CROTONE «Sarebbe semplice rispondere a questi brandelli di minoranza che il pulpito dal quale arriva la predica non gli si addice». È la replica del sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, alla nota inviata da 9 consiglieri comunali di opposizione che, nel weekend appena trascorso, avevano formulato un duro attacco all'indirizzo del primo cittadino.

Natale al Centro Comune di Crotone
Natale al Centro Comune di Crotone

«Basterebbe ricordare che - incalza Voce - otto su nove dei firmatari di un comunicato, dove si può trovare di tutto tranne che una analisi politica, hanno cambiato casacca nel corso della consiliatura. Basterebbe ricordare che quattro di questi firmatari sono stati eletti nelle liste che appoggiava il sottoscritto. Se una maschera è caduta, è caduta da tempo a questi signori».
«Se un errore ho commesso - ammette Voce - è forse quello di aver creduto un tempo in questi ultimi soggetti. Per fortuna, non tanto mia, ma della città, il tempo è galantuomo e si sono rivelati per quelli che sono: voltagabbana. Avrei voluto trovare in questo ultimo comunicato, ma mi sono illuso visti i precedenti, una oggettiva analisi politica».
«Una amministrazione - sollecita il sindaco - si giudica se ha agito bene o male. E questo lo decideranno i cittadini a tempo debito. E giudicheranno anche sulla base di quello che ciascuno ha prodotto per la città. E se la "produzione" di questi signori sono questi sterili comunicati conditi di insulti li mettano pure sul piatto della bilancia. Noi dall'altro metteremo le cose che abbiamo fatto e che faremo e poi vedremo da quale parte la bilancia penderà».
«Leggendo queste dichiarazioni - prosegue Voce - vien da pensare come è possibile toccare punti così bassi da parte di rappresentanti dei cittadini. Me ne dispiace profondamente, non solo per l'amministrazione che rappresento, quanto per i cittadini. Che hanno chiara la situazione passata, presente e futura e sanno valutare la differenza tra chi lavora per la città e chi nasconde la propria inerzia dietro l'insulto. Che hanno chiara la visione di una città che sta cambiando, delle tante opere che stiamo realizzando, delle cose che stiamo facendo dall'Università alla rigenerazione urbana dei quartieri».
«Abbiamo una minoranza in fibrillazione - scrive Voce -, i cui partiti sono dilaniati da lotte interne, che continuano a fare appelli all'unione eppure non lesinano offerte nemmeno tanto velate. Voglio essere chiaro ancora una volta, continuerò ad essere civico e nessun partito farà parte della coalizione che sosterrà la mia prossima candidatura», conclude Voce.