Torriani saluta le autorità: «Pronto a condividere con voi le "sfide"»
Il nuovo presule dell'arcidiocesi di Crotone-Santa Severina ha incontrato i rappresentanti civili e militari del territorio presso la chiesa dell'Immacolata

CROTONE Nel corso del pomeriggio il primo “abbraccio” della città attraverso l'incontro con le Autorità civili e militari che si è tenuto presso la chiesa dell'Immacolata con il sindaco Vincenzo Voce che, a nome di tutta la comunità cittadina, ha rivolto un messaggio di benvenuto al nuovo vescovo di Crotone Alberto Torriani in compagnia dell'omologo di Catanzaro Claudio Maniago

«Desidero innanzitutto ringraziarvi – ha esordito Torriani – per essere qui e, soprattutto, per il grande lavoro che so avete fatto in sinergia con la Diocesi per preparare questo mio ingresso. So che dietro ogni dettaglio c’è la cura, la competenza, la disponibilità di tante persone e di tanti uffici che si sono prodigati per pepare nel miglior modo possibile questo momento importante per la città di Crotone, per la sua Provincia e per la Diocesi intera. Grazie!».
«Questo impegno – ha sottolineato il nuovo presule – testimonia un senso alto delle istituzioni, e ancora di più, per quello che mi hanno raccontato, un amore concreto per questa terra e per la sua gente. Terra e gente che imparerò ad amare e a servire, ciascuno dentro le proprie responsabilità, dentro i propri ruoli e ministeri».

«Ho tenuto ad incontrarvi in questo momento a voi dedicato – ha spiegato il vescovo – per presentarmi non solo come pastore di una comunità ecclesiale ma di una chiesa ma che desidera essere servitrice di un territorio, nella consapevolezza che il bene comune è un’opera corale, che si costruisce ogni giorno con responsabilità e fiducia reciproca. Il bene comune è il nome più alto dell’amore, la carità più nobile per un cristiano».
«Questo “amore sociale” è costruito giorno per giorno – ha chiosato Torriani –, con scelte piccole e grandi, con riflessioni immediate e pensieri più pacati. Legalità non è una parola fredda ma è il respiro di una società giusta e ordinata, dove ciascuno trova il suo posto e nessuno è lasciato indietro per distrazione o peggio per irresponsabilità».
«Crotone, e questa terra di storia e sapienza – ha ricordato il presule –, porta come sigillo sul cuore, il nome di Pitagora, maestro di armonia e ordine che proprio qui ha fondato la sua scuola. Esso ci ricorda che la vita, come la musica e la matematica, è fatta di relazioni giuste, di equilibri che si cerano e si costruiscono, e di rapporti in grado di moltiplicare e “elevare a potenza quadrata” le vite di tutti se si costruiscono trame e tessuti di relazioni dove anche oggi la città, come allora la scuola pitagorica, possa essere luogo di intelligenza creativa e intraprendete, di dialogo sincero e costruttivo, di concordia e curiosità esplorativa».
«Vivere insieme – ha dunque evidenziato Torriani – significa avere a cuore non solo il mio interesse ma il bene di tutti, significa una comunità che è capace di educare coscienze a responsabilità condivise e a gesti concreti che costruiscono giustizia e valore sociale. Sono consapevole delle difficoltà e delle sfide che questo territorio porta con sé, ma sono altrettanto certo della ricchezza umana e culturale che vi abita».
«Sfide – ha concluso Torriani – che condivideremo insieme e ricchezze che sapranno moltiplicare vite se condivise con tutti. La benedizione sia su di voi e sulle persone che con voi collaborano nei vostri uffici».
Benvenuto del sindaco: «Ha tutto il nostro sostegno»
«Eccellenza reverendissima – aveva detto in precedenza il sindaco Voce –, a nome dell'intera comunità cittadina le porgo il più sincero e caloroso benvenuto a Crotone. La nostra città ha sempre trovato nella Chiesa un punto di riferimento, una guida spirituale e un sostegno nei momenti di difficoltà. Oggi, con il suo arrivo, si apre un nuovo capitolo di questo cammino condiviso, che siamo certi sarà ricco di dialogo, collaborazione e vicinanza ai bisogni dei cittadini».

«Crotone è una terra – ha sostenuto Voce – che porta in sé le tracce di una tradizione antica, ma anche le sfide del presente. È una città che ha bisogno di parole di conforto e di azioni concrete per il bene comune. La sua presenza tra noi sarà un segno di rinnovamento e di fiducia, un'opportunità per rafforzare il legame tra le istituzioni civili e religiose, con l'unico obiettivo di lavorare per il benessere della nostra gente. Qualche anno fa ho avuto l'onore di essere ricevuto da papa Francesco, al quale auguriamo di riprendersi presto. Nel corso dell'udienza ho detto al santo padre: "Santità, Crotone spesso viene collocata tra le ultime città in termini di qualità della vita ma i crotonesi vogliono essere primi per umanità"».
«Dopo qualche mese – ha ricorda Voce – abbiamo vissuto la tragedia di Steccato di Cutro ed in quella occasione il popolo crotonese ha mostrato al mondo intero tutta la sua umanità. Ogni crotonese si è impegnato in questo slancio di umanità: assistendo i superstiti, confortando i parenti, portando un fiore al PalaMilone dove era allestita la camera ardente. Ha pregato. La città ha dato prova di compattezza, di apertura verso l'altro, di profonda umanità. È questo lo spirito che anima la nostra gente».
«Ho vissuto personalmente l'emozione della sua ordinazione episcopale a Milano – ha detto ancora Voce – ed oggi sono qui a rinnovarle l'affetto di tutta la nostra comunità cittadina. Ricordo che nella sua bellissima lettera alla diocesi di Crotone, non appena ricevuta l'investitura da Papa Francesco, ha citato Italo Calvino. Mi permetto oggi ricordare un grande scrittore calabrese, Leonida Repaci, il quale nel suo "Giorno della Calabria" dopo aver descritto le bellezze e i mali della nostra terra afferma che la notte sta passando e che il giorno è vicino».
«Siamo certi che la sua opera pastorale – ha auspicato il sindaco – concorrerà a fare in modo che quel giorno tanto auspicato possa essere sempre più vicino. Siamo sicuri che, con la sua guida pastorale, saprà interpretare il cuore di questa comunità, ascoltare le sue voci, accogliere le sue fragilità e valorizzarne le risorse. Le assicuriamo fin da ora la nostra collaborazione e il nostro sostegno affinché, insieme, possiamo costruire una Crotone sempre più solidale, inclusiva e attenta agli ultimi».
«Con questi sentimenti – ha concluso Voce – le rinnovo il mio benvenuto e Le auguro un ministero ricco di frutti spirituali e di crescita per tutta la nostra comunità. Benvenuto a Crotone, eccellenza!».