Pd pronto a lasciare il campo progressista e a correre da solo alle elezioni
Troppi veti al tavolo del centrosinistra sulle alleanze, sulla scelta dei candidati e sui requisiti da adottare per individuare il concorrente a sindaco

CROTONE Il Partito democratico potrebbe correre da solo alle elezioni comunali di Crotone. Il tavolo del centrosinistra potrebbe essere diventato troppo stretto per continuare a mantenere aperto il confronto. Negli ultimi incontri sono emerse difficoltà quasi insormontabili per i paletti che sono stati posti.
Fonti autorevoli del Pd dicono che i dem avevano proposto di spogliarsi della casacca dell’appartenenza e ragionare mettendo al centro gli obiettivi. Invece, si sta verificando il contrario in quanto al tavolo vengono posti veti sulla composizione della maggioranza, sul suo eventuale allargamento ad altri soggetti, sulla scelta dei candidati delle liste e soprattutto sui requisiti da adottare per individuare il candidato a sindaco.
Veti e proposte che non troverebbero la condivisione del segretario provinciale del Pd, Leo Barberio. Questa situazione, poi, ha ripercussioni negative anche sui rapporti interni al Pd, dove non c’è una linea convergente e non mancano i guastatori. Stante così le cose, secondo quanto viene riferito, il segretario Barberio avrebbe deciso di iniziare a lavorare sia nella individuazione di un proprio candidato a sindaco e sia nella composizione della lista o delle liste.
Se alla fine l’alleanza non sarà possibile portarla a termine perché gli angoli attuale non verranno smussati, Il Pd si candiderà da solo. Si intende, insomma, evitare di ripetere l’esperienza di cinque anni fa quando i litigi tra gli alleati e le faide interne fecero fallire il progetto di partecipare alla competizione elettorale. Per la prima volta nella storia il Pd non presentò liste e non chiese il voto per un candidato a sindaco.