L'Arci: «Attendevamo una risposta dall'Eni... pero' e' intervenuto il sindaco!»
CROTONE «Siamo venuti a conoscenza tramite stampa di essere stati oggetto di invettive da parte del sindaco di Crotone Voce. Tali invettive sono motivate dalla decisione dell'Arci Crotone di non partecipare al bando culturale finanziato dall'Eni». È quanto scrive Filippo Sestito, in qualità di presidente dell'Arci Crotone Aps, in replica a un comunicato diffuso nella giornata di ieridal sindaco Vincenzo Voce.
«Desideriamo sottolineare inizialmente - replica Sestito - che le associazioni hanno il pieno diritto di esprimere il proprio parere e nessuno, nemmeno una figura istituzionale come il sindaco, può impedirlo. Non intendiamo replicare alle accuse infondate e ostili riguardo alle nostre decisioni, preferiamo far parlare la nostra storia ben documentata dagli articoli degli ultimi 24 anni, che dimostra come non abbiamo mai favorito nessuno, né di destra, né di sinistra, né qualunquisti di varia natura».
«È importante chiarire - sottolinea Sestito - che la nostra scelta si basa sulla difesa dell'ambiente e della salute di tutti, dopo anni di attesa per la mancata bonifica da parte dell'Eni e la complice inattività di molti. È un gesto di protesta contro l'Eni, che da più di vent'anni non ha assunto le proprie responsabilità nella bonifica di Crotone, nonostante gli accordi contrattuali stipulati».
«In realtà, ci aspettavamo una risposta dall'Eni - rivela Sestito - e, probabilmente, a leggere bene le dichiarazioni del sindaco, l'Eni ce l'ha data! Rimaniamo saldi nelle nostre convinzioni e continueremo a batterci per difendere i diritti della nostra comunità, senza subire censure o influenze esterne», conclude Sestito.