L'arte bianca
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CROTONE «La soprintendente Stefania Argenti della Sabap di Catanzaro e Crotone - si legge in una nota - ha ricevuto lo scorso 18 luglio, dai vertici degli uffici giudiziari di Crotone, un nucleo di materiali archeologici provenienti da diversi sequestri operati negli anni scorsi e custoditi presso l’ufficio Corpi di reato del Tribunale di Crotone».

Natale al Centro Comune di Crotone
Natale al Centro Comune di Crotone

«Grazie a mirate operazione delle Forze dell’ordine - rende noto il comunicato -, in particolar modo della Guardia di finanza di Crotone, (…) sono stati rinvenuti manufatti in argilla (vasi, statuine, terrecotte architettoniche, ecc..), sia interi che in frammenti, provenienti da contesti di necropoli e di abitato, indebitamente sottratti al patrimonio dello Stato mediante scavi archeologici abusivi effettuati nella Crotoniatide e provenienti, in particolare, dall’area di Isola Capo Rizzuto».
«I beni archeologici sequestrati - informa la nota - risalgono a un periodo compreso tra l’età del ferro (IX-VIII secolo a.C.) con diversi manufatti in impasto e la prima età romana (I a.C.-I d. C.). Si segnala la presenza di materiali di età arcaica e classica di VII-V secolo a.C., un consistente nucleo di vasi relativi a sepolture di IV-III secolo a.C. e diverse monete di età greca e romana».
«Tra tutti, però, risulta significativa - sottolinea la nota - la presenza di due manufatti in ferro: si tratta di armi rappresentate da una punta di lancia a “lama foliata” e da un giavellotto con lama a “foglia di ulivo”. I confronti con materiali provenienti sia dal territorio regionale che da quello delle regioni contermini individua le armi come pertinenti al mondo italico (V-III secolo a.C.); la particolare e lunga immanicatura del giavellotto rimanda a una tipologia simile al pilum romano, in uso tra III e I secolo a.C.».
«I contesti di provenienza dei due manufatti - spiega la nota - sono in genere costituiti da sepolture di guerrieri, dove le armi sono associate ad altri oggetti che richiamano la sfera bellica e mettono in risalto la posizione sociale del defunto, rafforzata, a volte, da altri elementi del corredo quali corazza, elmo, schinieri, cinturone e scudo. Lo stesso tipo di materiali può provenire anche da santuari o luoghi di culto dove le armi venivano deposte e dedicate come ex voto», conclude la nota.

MATERIALI ARCHEOLOGICI SEQUESTRATI
Manufatti in ferro: punta di lancia a “lama foliata” e da un giavellotto con lama a “foglia di ulivo” pertinenti al mondo italico (V-III secolo a.C.)

Manufatti databili tra l’età del ferro (IX-VIII secolo a.C.) e la prima età romana (I a.C.-I d. C.). Sono presenti materiali di età arcaica e classica di VII-V secolo a.C, un consistente nucleo di vasi relativi a sepolture di IV-III secolo a.C. e diverse monete di età greca e romana.