Soprintendenza, Tar "bacchetta" il Mic: «Chiarire dove si trova la sede»
Dopo il ricorso della Provincia catanzarese, il Tribunale del Lazio ha chiesto al ministero «sulla eventuale attribuzione a Catanzaro in luogo di Crotone»

ROMA Due mesi di tempo sono stati concessi dal Tar del Lazio al ministero della Cultura per fornire documentati chiarimenti sull'attribuzione della sede della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone.
La decisione è contenuta in un'ordinanza pubblicata nell'ambito di un ricorso proposto nel 2020 dalla Provincia di Catanzaro per chiedere l'annullamento del Decreto ministeriale del gennaio 2020 che, nell'articolare gli uffici dirigenziali del ministero, ha individuato in Crotone la sede della neo istituita Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone.
Il Tar ha ritenuto che "alla luce del tempo decorso, sia opportuno e necessario, ai fini del decidere, acquisire da parte dell'Amministrazione intimata notizie aggiornate e documentati chiarimenti sulla eventuale attribuzione della predetta sede a Catanzaro in luogo di Crotone", imponendo al ministero di depositare l'aggiornamento della procedura entro due mesi. Prossima udienza, il 10 ottobre.
In realtà, a chiarire il tutto, era intervenuta un’articolata sentenza depositata il 14 ottobre del 2022 dl Consiglio di stato che sanciva definitivamente la legittimità della scelta ministeriale di individuare Crotone quale sede della neoistituita Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Catanzaro e Crotone. «Il Consiglio di Stato . riferiva il Comune di Crotone in una nota - aveva infatti dichiarato inammissibile il ricorso promosso dalla Provincia di Catanzaro ed infondato il ricorso promosso dal Comune di Catanzaro. Ciascuno dei motivi di ricorso promossi dal Comune di Catanzaro, essenzialmente attinenti ad una patita illegittimità di non individuare il capoluogo di Regione quale necessitata sede della soprintendenza, non ha colto nel segno ed ha al contrario confermato il principio fatto valere dal Comune di Crotone secondo cui la scelta ministeriale risultava pienamente legittima».
Forse a mandare nel pallone il Tar è stata la notizia diddusa il 30 lulgio 2024 dal Mic, quando fu cioè inaugurata la Sede distaccata di Catanzaro della Sabap presso il prestigioso immobile denominato “Palazzo Alemanni” in via Giuseppe Sensales a Catanzaro (ex sede della giunta regionale). L'immobile è stato concesso in comodato d’uso gratuito per la durata di 10 anni dalla proprietaria Regione Calabria, permettendo così all’Istituto del Mic di avere nel capoluogo calabrese una sede di rappresentanza.