"Grand hotel Tellini": da parco eventi estivi, a ricovero per i senza tetto
Dopo il restyling portato avanti l'estate scorsa, l'area del centro cittadino è scaduta ancora una volta in un preoccupante stato d'abbandono
CROTONE Da salotto buono della città per gli eventi estivi, palcoscenico naturale per kermesse cinematografiche e talk giornalistici, a nuovo rifugio per i senza tetto di Crotone. È la triste parabola dell'Orto Tellini, stupendo scorcio del centro cittadino crotonese, recuperato da un recente intervento da parte dell'amministrazione comunale Voce e, oggi, purtroppo, ricaduto in un preoccupante stato d'abbandono e di incuria.
Nell’ambito del programma “Visit Crotone”, infatti, la giunta comunale aveva approvato nel marzo 2023 l’intervento di sistemazione e messa in sicurezza del parco cittadino con un investimento per oltre 76.000 euro che prevedeva, nello specifico, oltre che i consolidamenti delle recinzioni e delle balaustre, il ripristino dell’impianto di illuminazione, dell’impianto di irrigazione, la posa in opera di una fontana/beverino.
Non da ultimi, anche i “ritocchi” effettuati nel corso dell'estate scorsa, come il rinverdimento dell'area con la sistemazione di un prato da posa, l'installazione della videosorveglianza e il camminamento in pietra che hanno rappresentato un momento di orgoglio mediatico per l'assessore al ramo e vicesindaco Sandro Cretella. Ma sono bastati pochi mesi per spegnere i riflettori della ribalta mediatica e accedere quelli del degrado e dell'emergenza sociale.
A offrire lo spunto nel frangente odierno è stato l'occhio attendo della telecamera del commentatore locale Giovanni Monte che ha ripreso la “riconversione” dell'area verde. Che il luogo storico fosse tornato a essere come in passato meta di ricovero per senza fissa dimora, lo aveva già segnalato l'associazione Movimentando nei giorni scorsi in una nota stampa, esprimendo preoccupazione per l'emergenza sociale vissuta a Crotone dal punto di vista abitativo. Ma nel frattempo, Orto Tellini, sembra essere un luogo non più d'interesse per la stessa Amministrazione.
Tra l'erba alta e i percorsi pedonali in parte divelti, vi sono i segni dell'utilizzo dell'area da parte di chi vi soggiorna alla notte e per qualche ora durante la giornata. Del resto, il parco è accessibile h-24. Ci sono delle nicchie, ad esempio, utilizzate come bagni pubblici, altre adibite a bivacco, mentre nel prato si ravvisa la presenza di rifiuti vari.
Niente di irrecuperabile, per carità, ma perché dover rispendere nuovamente soldi per la bonifica e il recupero dell'area? Perché non restituire definitivamente questo luogo storico alla città attraverso una programmazione attenta?