Tributi, cortocircuito tra Poste e Comune: gli avvisi tornano indietro
Sono centinaia le lettere inviate dall'Ente (su indicazione di Soget) e restituti al mittente perchè l'indirizzo fornito non è sufficiente secondo i portalettere
CROTONE Qualcosa non sta funzionando tra Poste italiane e l'ufficio tributi del Comune di Crotone sul recapito degli avvisi riscossione stragiudiziale e coatta delle entrate comunali avviato per servizio di posta massiva.
In questi primi giorni del 2025, infatti, centinaia di lettere spedite dall'Ente su indicazione di Soget, la società pescarese cui un anno fa è stato affidato il servizio di riscossione, stanno ritornando indietro al mittente di piazza della Resistenza perché - sembra questa sia la giustificazione ravvisata nella maggior parte dei casi - l'indirizzo indicato in busta non è sufficiente per i portalettere. E non è tutto. Un numero non ancora precisato di avvisi, già spediti, sembra possa ricevere la stessa sorte.
Tutto ciò sta creando un certo sovraccarico di lavoro per gli uffici comunali addetti al servizio in quanto numerosi contribuenti, consci delle scadenze fissate al dicembre 2024, si recano in questi giorni direttamente in Comune per recuperare il bollettino di pagamento, riconoscendo poi come esatto l'indirizzo indicato sugli avvisi.
L'attività avviata da Geropa e Soget
La “Soget” (Società di gestione entrate e tributi) con sede a Pescara, aveva ottenuto l'affidamento del servizio nel gennaio 2024 con un'offerta di 1.768.068,75 euro (giudicata la migliore fra altre due proposte giunte al bando di gara pubblicato nel novembre 2023 dall'Ente). Il bando prevede l'affido del servizio dal 2024 al 2028, rinnovabile per il periodo 2029-2033, e detta di provvedere all’elaborazione dei ruoli ordinari, degli avvisi di accertamento, delle ingiunzioni di pagamento e di tutti gli atti connessi alla riscossione coattiva.
Fino al giugno 2023, il Comune di Crotone aveva invece affidato una prima fase di recupero dell'evasione ricorrendo a un'altra società privata, “Geropa”, che si era occupata di redarre l'anagrafe tributaria attraverso la georeferenziazione, l’attribuzione cioè dei dati alla rispettiva ubicazione geografica per avere una mappatura completa e reale del territorio cittadino, delle proprietà private, oltre che per valorizzare il patrimonio comunale.
L'avviso all'utenza nel dicembre 2024
È stato dunque nell'atto di procedere alla riscossione che qualcosa si è inceppato. Di questo fenomeno, del resto, l'Ente di piazza della Resistenza ne era già a conoscenza sul finire dell'anno appena passato. Lo scorso 27 dicembre, infatti, il Comune di Crotone aveva provveduto a informare i contribuenti (che non avessero ancora ricevuto l'avviso di pagamento relativo al saldo Tari 2024 e che era in scadenza il 31 dicembre 2024) che «gli stessi avvisi non sono stati recapitati a causa di imprevedibili ritardi nella postalizzazione e che quindi la regolare trasmissione è in corso di ulteriore perfezionamento».
«Resta comunque inteso - aveva avvisato il Comune - che l’ufficio tributi comunale, così come avvenuto per l’acconto Tari 2024, resta a disposizione per la stampa e/o l’invio mezzo mail e/o Pec di predetti avvisi».