L'arte bianca
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CROTONE «Il Tribunale amministrativo regionale ha bloccato i lavori nell'area dell'ex Coni a causa di un'invasione verso il lido limitrofo». È quanto scrive in una nota stampa la consigliera comunale, Carmen Giancotti, di “Noi moderati” a Crotone.

«Ben due sospensioni - ricorda la consigliera di minoranza -. Ogni blocco e ricorso porta con sé costi legali che ricadono sui cittadini. E sono diversi i casi da porre come esempio. Il Comune, ricordo, ha presentato un ricorso al Tar nel tentativo di ottenere l'annullamento del blocco dei lavori su via Venezia, con un incarico legale. Queste spese legali rappresentano un onere finanziario per la comunità locale».

«Ricordo ancora il progetto a Capo Colonna - aggiunge Giancotti -, bloccato dalla Regione Calabria per l'incompatibilità con le zone speciali di conservazione. Anche qui blocco ed ulteriori costi. Uno dei problemi principali è rappresentato dalla frettolosità nella pianificazione dei progetti. Progetti sbagliati o non adeguatamente pianificati portano non solo a blocchi e ritardi, ma anche a costi aggiuntivi per il rifacimento».

«La piscina non sarà consegnata in tempo - presagisce Giancotti -, il lido ha un danno, e aggiungiamo spese legali su spese legali. L'esempio emblematico è rappresentato proprio dalla piscina, che è stata bloccata due volte a causa di errori progettuali e la necessità di rifarla. Inoltre, la rimozione degli alberi per far spazio ai lavori ha sollevato ulteriori problematiche riguardo il verde, con il Tar che ha bloccato i lavori a causa della lesione dei diritti del privato». 

«Per evitare ulteriori blocchi e aggravi di costi - sottolinea la consigliera comunale -, è essenziale che i progetti vengano pianificati accuratamente fin dall'inizio, per prevenire la necessità di futuri interventi legali. In conclusione, è indispensabile che i progetti futuri siano sviluppati per bene, per evitare sprechi di risorse che pesano sui cittadini. La fretta non è buona consigliera».

«La decisione di avviare i lavori durante la stagione estiva - commenta ancora Giancotti -, nonostante le richieste di posticiparli, ha generato non poche polemiche. La fretta di procedere ha portato a conseguenze non previste, culminate nella sospensione dei lavori stessi».

«Bisogna considerare con cura le scelte future - suggerisce Giancotti -, valutando l'impatto a lungo termine delle decisioni prese in fretta, e di informare anche i consiglieri comunali sulle sospensioni del Tar. La fretta di procedere porta dunque a queste conseguenze, culminate nella sospensione dei lavori stessi e in spese legali».

«Questa amministrazione agisce con leggerezza - conclude Giancotti -, con evidente incapacità gestionale, e dobbiamo augurarci di non avere più altre sorprese su altri lavori in città, per il bene della comunità».


 

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