L'arte bianca
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CROTONE «Il presidente Occhiuto continua a promettere che i rifiuti pericolosi della bonifica del Sin di Crotone non resteranno in Calabria minacciando azioni legali contro il commissario uscente come se non fosse lui a guidare la Regione Calabria e a rappresentare uno dei principali partiti di governo nazionale. Ma mentre scorrono i proclami, non sappiamo ancora dove finiranno i rifiuti della bonifica e quali sono gli strumenti per evitare nuove discariche. E i cittadini sono stanchi di assistere a questo teatrino dell'ambiguità». Leo Barberio, segretario della federazione provinciale del Partito democratico di Crotone.

«La nomina del commissario Errigo - sottolinea Barberio - scadrà tra meno di sei mesi. A questo punto, il presidente Occhiuto, se davvero intende risolvere il problema, chieda al suo governo e al suo ministro dell'Ambiente Picchetto Frattin (in quota Forza Italia come te) di nominarlo commissario alla bonifica. Dovresti avere il potere, le relazioni e la forza politica per farlo. Se crede in quello che dice, ci metta la faccia e si assuma l'ennesimo incarico commissariale. Altrimenti, lasci stare gli annunci e le azioni legali: quelle le fanno gli enti che non hanno altri strumenti a disposizione».

«Non si può governare da una parte – chiosa il segretario dem - e fare finta opposizione dall'altra. Se Occhiuto è davvero convinto che Crotone non debba ospitare altre discariche, ha tutti gli strumenti per imporre una soluzione definitiva. Lo faccia, invece di rincorrere le telecamere o lanciare minacce senza conseguenze concrete. La bonifica non è una battaglia di propaganda. È una priorità per la salute e per il futuro di tutta la provincia di Crotone. Chi ha il potere di incidere lo usi, e lo faccia ora. I crotonesi meritano risposte, non video proclami», conclude Barberio.