«Mai con Voce»: FdI accelera sul candidato a sindaco del centrodestra
Dura replica alle dichiarazioni del sindaco in occasione della convention di presentazione del movimento "Crescere": «Atteggiamento da bulletto del quartiere»

CROTONE Presto sarà riunito il tavolo del centrodestra per scegliere il candidato a sindaco della coalizione. A rompere gli indugi nel centrodestra è Fratelli d’Italia, che attacca duramente “l’amministrazione del Sindaco Voce” che “rappresenta il peggior esempio di trasformismo politico e opportunismo”.
Secondo il partito di Giorgia Meloni, Voce guida “una squadra di cambio di casacca, dove l’identità politica è fluida e quindi facilmente rinnegabile in cambio di un posto di potere”. “Questa amministrazione multicolore - si legge in una nota diffusa da FdI - raccoglie al suo interno banderuole varie, tutto e il contrario di tutto, e senza che vi sia una visione di sviluppo per la città, senza una prospettiva concreta e, soprattutto, con un solo obiettivo: mantenere il potere per il potere e occupare poltrone senza un progetto chiaro per i cittadini”.
Il giorno dopo la manifestazione con la quale Voce ha avviato la campagna elettorale delle elezioni che si terranno nella primavera del 2026, FdI della provincia di Crotone prende una posizione netta rispetto alla proposta politica di Voce e cioè questo partito “non potrà mai sostenere, né tantomeno considerare, Enzo Voce come possibile Sindaco di una coalizione, che non ha alcuna identità o meglio ha un’identità mutante. Questo non solo per le posizioni contraddittorie che ha assunto, ma anche per le reiterate uscite pubbliche contro il nostro partito e contro i nostri dirigenti”.
In Fratelli d’Italia c’era stata, comunque, la preoccupazione di un intervento del presidente della giunta regionale calabrese, Roberto Occhiuto, sia a livello nazionale che regionale per fare accattare Voce quale candidato del centrodestra. Ieri sia Occhiuto che Voce hanno fatto chiarezza. Il primo ha demandato ai partiti locali la scelta e il secondo ha escluso una sua candidatura con l’appoggio di liste che presentano i simboli dei partiti. Voce ha detto di avere un accordo con una parte di Forza Italia, quella che governa la Provincia di Crotone e con un gruppo di consiglieri comunali eletti nella lista del partito fondato da Silvio Berlusconi.
Il gruppo dirigente provinciale di FdI, comunque, è stato sempre contrario ad un accordo elettorale per rieleggere Voce. Sempre questo gruppo non ha nemmeno digerito l’accordo elettorale siglato dal presidente della Provincia, Sergio Ferrari, con Voce. Le ricadute negative di questo difficile rapporto tra il partito di Meloni e Ferrari potrebbero interessare anche il voto amministrativo in altri comuni, a partire da Cirò Marina dove Ferrari attualmente ricopre la carica di sindaco. Non è escluso nemmeno che qualche riverbero si possa avere anche alla Provincia, dove FdI esprime una presenza.
Con Voce non c’è mai stato feeling. “Non possiamo dimenticare – si legge nella nota di FdI - le sue dichiarazioni polemiche contro il governo nazionale e, in particolare, contro il presidente del consiglio, Giorgia Meloni, senza dimenticare che ci ha definito in più occasioni il partito dei manganelli e dei pistoleri. Un comportamento che ha manifestato una chiara ostilità politica, mettendo in evidenza un atteggiamento di scontro che rende impensabile qualsiasi ipotesi di collaborazione futura”. Nella valutazione negativa, FdI aggiunge: “I gravi demeriti amministrativi che caratterizzano la gestione di Voce. A partire dal disastro della Congesi, rinunciando a qualsiasi ipotesi di dialogo con Sorical e rinnovando un management che aveva già causato un buco enorme, per arrivare alla vicenda Antica Kroton con una scellerata rimodulazione che destina i fondi ad altro rispetto che agli scavi”. Continuando, FdI aggiunge: “Il sindaco Voce ha assunto un atteggiamento da "bulletto del quartiere", affrontando le questioni più delicate con arroganza mortificando anche su un piano personale coloro i quali non sono allineati al suo pensiero”.
Sulla base di tutte queste circostanze, Fdi ha deciso “di aprire in tempi stretti un tavolo del centrodestra per pianificare subito il lavoro da fare. E dopo dieci anni dalla morte del migliore sindaco di Crotone, coerente fino alla fine, c’è da chiedersi cosa avrebbe fatto oggi! Nella risposta c’è la nostra scelta”. Il sindaco a cui si fa riferimento è Pasquale Senatore, deceduto dieci anni fa.