Sentenza Sorical-Cutro, Voce: «Deplorevoli alcune posizioni della minoranza»
Il commento del sindaco di Crotone in merito alla decisione del Tribunale civile di Catanzaro: «Comune capoluogo aveva stipulato contratto autonomo nel 2017»

CROTONE «Con i legali dell'ente abbiamo letto approfonditamente la sentenza depositata nelle scorse ore dal Tribunale di Catanzaro relativa al contenzioso fra il Comune di Cutro e Sorical di cui ha già dato conto la stampa. Riteniamo che gli scenari di una presunta generalizzazione degli effetti di tale sentenza, e in particolare la generalizzazione del principio in base al quale i debiti contratti da Congesi nei confronti di Sorical possano ricadere direttamente sui Comuni, continua a rimanere insostenibile anche alla luce di tale sentenza». È quanto commenta il sindaco di Crotone Vincenzo Voce, in merito alla sentenza del Tribunale civile di Catanzaro che rigettato l'istanza del Comune di Cutro avverso al decreto ingiuntivo di Sorical per debiti maturati dall'Ente nei confronti della società delle acque calabresi.
«Il Comune di Cutro, a differenza del Comune di Crotone - spiega Voce -, aveva stipulato nell'anno 2017 un contratto autonomo con Sorical ed intratteneva pertanto un rapporto diretto con la società ai fini dell'acquisto dell'acqua all'ingrosso. Tale contratto fu poi modificato nel 2018 e solo nel 2019 il Comune di Cutro aderì al Congesi. Tale circostanza di fatto per il Giudice di merito, ha comprovato la permanenza di una obbligazione contrattuale del Comune di Cutro nei confronti di Sorical anche dopo l'adesione dell'ente comunale al Congesi».
«Senza entrare nel merito della strategia difensiva del Comune di Cutro - commenta Voce -, che sicuramente saprà tutelare al meglio i propri diritti anche nei successivi gradi di giudizio, e senza commentare i termini di una sentenza che non ci riguarda come ente, mi preme come sindaco del Comune di Crotone e quale Comune capofila del Congesi, enfatizzare la refrattarietà di tale precedente rispetto alla posizione dell'ente capoluogo».
«Al netto delle deplorevoli posizioni assunte nelle ultime ore da alcuni consiglieri d'opposizione - stigmatizza ancora Voce - che nelle proprie esternazioni paiono quasi gioire di tale precedente strumentalizzandone in realtà il contenuto, in questo momento l'attenzione è concentrata sulla ultimazione del processo di subentro che prosegue speditamente nel rispetto dei termini dell'accordo operativo».
«Sono certo che - conclude Voce - una volta ultimato tale processo, le società pubbliche, nel rispetto del principio di leale collaborazione a cui sono tenute ad ispirare il proprio agire, troveranno ogni proficua soluzione idonea ad appianare le rispettive posizioni debitorie e creditorie, lasciando indenni gli enti da ogni conseguenza giuridica ed economica».