L'arte bianca
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CROTONE «Basta stallo, si trovi una soluzione immediata e condivisa». È il “ruggito del coniglio” di Fratelli d'Italia a Crotone, attraverso una nota congiunta a firma del coordinatore provinciale Michele De Simone, di quello cittadino Simona Ferraiana e del consigliere provinciale Saverio Punelli

I tre dirigenti e “patrioti”, dopo giorni di silenzio inspiegabile, nel tentativo di ergersi ad attori “super partes” rispetto al braccio di ferro in atto tra istituzioni a causa dell'ordinanza emessa dal commissario Emilio Errigo, finiscono con lo schierarsi su una posizione omissiva e propagandistica (quindi per nulla chiara e confortante), dimenticando nel frattempo di essere la prima forza di governo a Roma, gli alleati più fedeli di Occhiuto alla Regione Calabria e di Ferrari alla Provincia di Crotone. 

Svestiti dunque i panni di “scuderia”, De Simone, Ferraina e Punelli chiedono una soluzione drastica e immediata, senza far comprendere a quale “dio delle istituzioni” intendano delegare lo sblocco dell'impasse. 
Tutti colpevoli dunque per Fdi? Non proprio… A ben leggere infatti tra le righe della nota, emerge qua e là un'impertinente “strizzata d'occhio” al "pensiero stupendo" del commissario Errigo, ormai sempre più accerchiato in ogni direzione (altro che populismo!), che vorrebbe trasferire parte dei veleni pericolosi a Columbra nella discarica di Sovreco di proprietà del gruppo Vrenna. 

«Esprimiamo profonda preoccupazione - scrivono i tre - per la grave condizione di stallo burocratico che, di fatto, pone l’inizio dei lavori della bonifica del Sin di Crotone in una inquietante fase di assoluta paralisi». 
I tre introducono quindi un «conflitto istituzionale tra ministero dell'Ambiente e il commissario Errigo», da una parte, e «Regione Calabria Provincia e Comune di Crotone, dall'altra». Conflitto, questo, che starebbe ingenerando «un allarmante corto circuito, teso a rallentare ulteriormente ogni avanzamento concreto nelle operazioni di risanamento ambientale».

«È del tutto inaccettabile - stigmatizzano i tre dirigenti di Fdi - che una contrapposizione burocratica così intensa e ostinata impedisca la realizzazione di un intervento fondamentale per la salute dei cittadini crotonesi e per la salvaguardia dell'ambiente». 
Quindi definiscono “aulicamente” «un siffatto immobilismo» quello in atto sulle procedure amministrative per l'avvio della bonifica che «non solo, compromette il benessere dei cittadini, ma frena, oltremodo, lo sviluppo sostenibile e la valorizzazione delle risorse locali, penalizzando in modo severo l’intera comunità». 

Peccato che a nominare il commissario è stato proprio il governo Meloni attraverso il Dpcm del 14 settembre 2023… Di chi sono dunque le responsabilità? A chi bisogna per questo motivo rivolgersi? Intanto, questo concetto pare lo abbiano metabolizzato sindaco e presidente della Provincia di Crotone che, in una missiva inviata oggi a Meloni e al ministro Pichetto Fratin, hanno chiesto la “testa” del commissario Errigo

«Mentre si perde tempo in interminabili discussioni e aspri confronti - fanno notare De Simone Ferraiana e Punelli -, il nostro territorio rimane, amaramente, quello con la più alta incidenza di decessi per tumore, una realtà che non possiamo più ignorare. Ogni singolo giorno sprecato - avvertono - in giochi di potere e ritardi amministrativi è un giorno in più concesso al “male oscuro” che affligge la nostra gente. Un male che non si ferma davanti a nulla e che non attende la lentezza della burocrazia o l’incertezza delle contrapposizioni per continuare a mietere vittime innocenti tra la nostra popolazione».

«Crotone e i crotonesi meritano riguardo - sbottano i tre -, chiarezza e soluzioni immediate. Non vogliamo credere che le dimostrazioni di forza ostentate dai vari Enti siano motivate da interessi puramente propagandistici legati a competizioni future piuttosto che rivolte al vero bene comune. Siamo fiduciosi che non sia così, perché il contrario significherebbe giocare sulla nostra pelle e su quella dei nostri figli», mettono in guardia i tre dirigenti di Fdi a Crotone. Ecco perché intimano di giungere «a una soluzione tempestiva e concordata, priva di ogni forma di divisione e di strumentalizzazione e lontana da finti populismi».