Il Governo accelera sulla bonifica di Crotone: entro il 2029 la conclusione
Approvato il decreto Ambiente: via libera alla struttura di supporto del commissario Errigo. Indennità e premialità sui tempi e gli obiettivi da raggiungere
ROMA Il governo Meloni accelera sulla bonifica dell'ex sito industriale di Crotone, istituendo la struttura a supporto del commissario e prevedendo indennità e premialità secondo gli obiettivi da raggiungere da qui ai prossimi cinque anni.
Via libera in Aula alla Camera alla conversione del decreto legge Ambiente su cui il governo aveva posto la fiducia. Il provvedimento è passato in serata con 141 sì, 81 no, e 3 astenuti. In quanto già approvato dal Senato, il provvedimento diventa adesso legge.
Si tratta del decreto legge 17 ottobre 2024, numero 153 recante "Disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, la promozione dell'economia circolare, l'attuazione di interventi in materia di bonifiche di siti contaminati e dissesto idrogeologico".
In particolare, l'articolo 7 del testo normativo, si occupa interamente della situazione crotonese, fissando innanzitutto al 31 dicembre 2029 il termine per il completamento degli interventi di bonifica e di riparazione del danno ambientale del sito di interesse nazionale di Crotone, Cassano e Cerchiara.
Non può che essere, questo, il regalo di Natale più bello sotto l'albero del commissario Emilio Errigo che, in più appuntamenti pubblici, aveva dichiarato l'esigenza di velocizzare e quindi ridurre al minimo i tempi di avvio e conclusione della bonifica.
La struttura di supporto individuata tra i dipendenti pubblici
L'articolo 7 del decreto è composto di due commi e prevede alla lettera “B” del comma 1 l'istituzione della struttura di supporto al commissario straordinario «composta da un contingente massimo di personale pari a cinque unità di livello non dirigenziale e una unità di livello dirigenziale non generale, appartenenti ai ruoli delle amministrazioni pubbliche».
Questi verranno nominati con decreto del ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica e cesseranno dal loro reclutamento alla scadenza dell'incarico del commissario straordinario.
Vengono esclusi dalla selezione del personale da “prestare” in comando (distacco, fuori ruolo o altro analogo istituto) alla struttura commissariale il «personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario delle istituzioni scolastiche».
Coloro che verranno nominati, inoltre, conserveranno lo status giuridico e il trattamento economico dell'amministrazione di appartenenza (che resta a carico della medesima), ma verrà anche riconosciuto un trattamento economico accessorio, compresa l'indennità di amministrazione, del personale non dirigenziale del comparto della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Invece «al personale di livello dirigenziale - si legge più avanti nel decreto -, verrà riconosciuta la retribuzione di posizione in misura equivalente ai valori economici massimi attribuiti ai titolari di incarico dirigenziale di livello non generale della Presidenza del Consiglio dei ministri, nonché un'indennità sostitutiva della retribuzione di risultato, determinata con provvedimento del commissario straordinario, di importo non superiore al 50 per cento della retribuzione di posizione».
L'unico dirigente della struttura, inoltre, conserverà lo stato giuridico e il trattamento economico dell'amministrazione di appartenenza (che resta a carico della medesima), mentre il trattamento accessorio è a carico esclusivo della struttura commissariale.
In aggiunta al personale della struttura di supporto - specifica più avanti il decreto - il commissario potrà nominare, con proprio provvedimento, fino a due esperti in materie tecniche e giuridiche.
Quanto si spenderà per la struttura del commissario?
È alla lettera “b” del primo comma del decreto Ambiente che si rendono note le dinamiche per ovviare agli oneri previsti per la struttura. Sono così assegnati dal governo «euro 76.060 per l'anno 2024» e «euro 456.358 annui per ciascuna delle annualità dal 2025 al 2029».
Queste somme verranno suddivise in «euro 50.873 per l'anno 2024 ed euro 305.238 annui per ciascuno degli anni dal 2025 al 2029» per le spese del personale; «euro 5.000 per l'anno 2024 ed euro 30.000 annui per ciascuno degli anni dal 2025 al 2029» per le spese di funzionamento della struttura; ed «euro 20.187 per l'anno 2024 ed euro 121.120 annui per ciascuno degli anni dal 2025 al 2029» per le spese degli esperti.
Il governo provvederà a stanziare le risorse necessarie «mediante corrispondente riduzione delle proiezioni dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2024-2026, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del ministero dell'Economia e delle finanze per l'anno 2024, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica».
Previsto anche il compenso aggiuntivo per il commissario
Il comma 2 del decreto si occupa del compenso del commissario straordinario che è «delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone - Cassano e Cerchiara» in ragione della nomina avvenuta con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 settembre 2023.
Al commissario viene però attribuito anche, oltre cioè al compenso stabilito con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 febbraio 2024, «un compenso aggiuntivo». Esso prevede un «titolo di parte fissa» che non potrà superare i 50.000 euro annui lordi e un «titolo di parte variabile» che sarà «strettamente correlata al raggiungimento degli obiettivi e al rispetto dei tempi di realizzazione degli interventi oggetto dell'incarico», anche in questo caso, la quota è fissata fino a un massimo di euro 50.000 annui lordi.
Per quest'anno, il commissario si dovrà accontentare di soli 28.117 euro che corrispondono alla parte di quota fissa di compenso aggiuntivo maturata nel 2024.
Per il resto il governo provvede alla copertura della spesa «mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2024-2026, nell'ambito del programma “Fondi di riserva e speciali” della missione “Fondi da ripartire” dello Stato di previsione del ministero dell'Economia e delle finanze per l'anno 2024, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica».