Vertice in Prefettura con i sindaci neoeletti: «Serve sinergia tra le istituzioni»
CROTONE Nella mattinata odierna il prefetto di Crotone, Franca Ferraro, ha ricevuto in Prefettura i sindaci neoeletti in occasione delle consultazioni elettorali amministrative del 9 e del 10 di giugno scorso, tre dei quali rinnovati per un ulteriore mandato.
Agli amministratori il prefetto, unitamente al sindaco di Crotone, al presidente della Provincia di Crotone, ai vertici provinciali delle Forze di polizia, al comandante provinciale dei Vigili del fuoco e al comandante della Capitaneria di porto, ha rivolto un augurio di buon lavoro rappresentando la piena disponibilità ad esaminare, d'intesa, le tematiche territoriali più significative, che richiedano forme di collaborazione o di raccordo interistituzionale.
Ai sindaci, nella duplice veste di capo della comunità locale e di ufficiale del Governo, il prefetto ha ricordato altresì come rappresentino l’unico punto di riferimento dei cittadini per tante problematiche essenziali: scuola, sicurezza urbana, sanità, trasporti pubblici, ambiente e protezione civile potendo contare, nei delicati compiti afferenti specialmente l’ambito della sicurezza, del costante impegno di tutte le Forze di polizia e, in particolare, dell’Arma dei carabinieri, che, a mezzo i propri presidi sui territori, si presenta certamente l’interlocutore di prossimità.
Il prefetto ha inoltre aggiunto come al sindaco spetti una funzione di orientamento e di interprete dei bisogni delle comunità amministrate oltre che una prontezza nell’intercettare i fenomeni del disagio sociale e giovanile per tempestive azioni correttive.
Specifico approfondimento, tenuto conto dell’avvio della stagione estiva, ha trovato la tematica dell’uso razionale ed appropriato della risorsa idrica e del massimo livello di attenzione dovuto nel contrasto agli allacci abusivi.
I sindaci sono stati inoltre sollecitati a porre in essere tutte le azioni sul fronte della prevenzione incendi, sulla corretta tenuta, tra gli atti pianificatori, dei “catasti incendi” e sulla vigilanza con riferimento alle cosiddette zone di interfaccia che identificano le aree o fasce di interconnessione tra le abitazioni o altre strutture antropiche e le aree naturali o la vegetazione combustibile da cui scaturisce, statisticamente, il rischio di innesco.
Infine ha costituito motivo di confronto la procedura per la corretta gestione degli eventi estivi che prevedono l’intervento del pubblico.