Dissesto a Papanice, Talerico e Pedace: «Comune abbandonò i progetti»
Il consigliere regionale di Forza Italia e il consigliere comunale d'opposizione comunicano l'avvio delle indagini geognostiche: «Dopo cinque anni di silenzi e inerzia»

CROTONE «L'avvio delle indagini geognostiche per la redazione del progetto esecutivo relativo agli interventi di consolidamento e messa in sicurezza di due aree in dissesto di Papanice rappresentano un doppio risultato: uno, perché sono propedeutiche all'avvio dei lavori veri e propri e che quindi permettono di “vedere la luce in fondo alle frane” dopo circa cinque anni di silenzi e inerzia da parte del Comune di Crotone; e in seconda istanza, perché mettono nero su bianco l'avvio dell'iter necessario a far sì che oltre cinque milioni di euro, necessari a garantire la sicurezza e la tranquillità dei cittadini, non vengano colpevolmente rispediti al mittente». Sono le precisazioni formulate dal consigliere regionale di Forza Italia, Antonello Talerico, e dal consigliere comunale di Crotone, Enrico Pedace, che nel corso di questi anni hanno seguito in prima persona tutte le varie fasi dell'iter per l'attuazione di questi importanti interventi a Papanice (Crotone).
«Impegno – commentano i due – che nei giorni scorsi ci ha consentito di poter intervenire e annunciare la notizia con toni pacati ma che, al tempo stesso, lasciavano trasparire una certa fierezza grazie al lavoro espresso dalla struttura commissariale nelle persone del commissario De Nardi e degli operatori come il dottor Moschella».
«Nessuno di noi aveva dichiarato – precisano Talerico e Pedace - che, all'indomani del nostro annuncio, sarebbero entrati in azione i mezzi per compiere i lavori. Bensì, abbiamo usato la sottile metafora della luce in fondo al pozzo proprio per esprimere tutta la cautela necessaria a introdurre l'argomento. A chi come noi, ha frequentato e frequenta quotidianamente gli uffici tecnici della Regione, per questa e altre problematiche del territorio, è infatti ben chiaro l'iter che si dovrà adesso seguire».
«Atteggiamento il nostro – precisano Talerico e Pedace - che, del resto, si frappone rispetto a quello rinunciatario e remissivo mostrato dall'Ente di piazza della Resistenza all'indomani del suo insediamento. Era il 23 febbraio 2021, allorquando il sindaco Voce scrisse al commissario straordinario per il dissesto idrogeologico in Calabria comunicando che il Comune di Crotone non era in grado di seguire l'iter per ragioni relative al commissariamento, all'emergenza Covid e alla mancanza di personale. Sì, avete compreso bene: il Comune disse di non essere in grado di portare avanti due progetti per la messa in sicurezza e il benessere abitativo di decine di famiglie che risiedono nelle vie indicate dai progetti».

«Gli oltre cinque milioni derivanti dal Patto per lo sviluppo della Regione Calabria - Delibera Cipe n. 26/2016 - "Fsc 2014-2020: Piano per il Mezzogiorno", sarebbero così andati in fumo se non vi fosse stato il prezioso impegno dell'ufficio commissariale, ma anche grazie al nostro interessamento costante. Non si perderà così nemmeno un centesimo dei 1.118.960,00 euro di finanziamenti assegnati su via Giacomo Rossini e 3.940.000,00 di euro destinati su via Pironte, bensì si procederà al loro utilizzo. Comprendiamo la sorpresa avuta da parte di chi, senza nemmeno provare a lottare, aveva perso le tracce di questi finanziamenti. E che quindi è dovuto correre in tutta fretta presso gli uffici tecnici della Regione, all'indomani del nostro annuncio, per appurare che il “miracolo” era avvenuto e si vedeva la luce in fondo al pozzo. Dalla nostra assicuriamo i cittadini che continueremo a vigilare e a svolgere il nostro ruolo di stimolo così come affidatoci dal mandato popolare».