L'arte bianca
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CATANZARO Avrebbero preteso il “fiore”, cioè una somma di denaro estorta, ai danni di un imprenditore edile di Strongoli e i fatti documentati, almeno tre episodi ripresi in video dalle telecamere di sorveglianza, li hanno però incastrati. Anche grazie alla collaborazione dell'impreditore taglieggiato.

Nella mattinata odierna, 31 gennaio 2025, in provincia di Crotone, i carabinieri del Comando provinciale di Crotone hanno dato esecuzione a un’ordinanza cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica (Direzione distrettuale antimafia) nei confronti di 2 persone accusati di “tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso”, commesso ai danni di un imprenditore del settore edile, operante a Strongoli (KR), tra il 26 novembre e il 12 dicembre 2024.

Gli esiti investigativi conseguiti, grazie anche all’impegnativa attività di indagine coordinata della Dda di Catanzaro e delegata ai militari del Comando provinciale di Crotone (Reparto operativo Nucleo investigativo), hanno permesso di delineare la gravità indiziaria a carico degli odierni indagati - uno dei quali già gravato da una precedente condanna poiché affiliato al contesto ‘ndranghetista strongolese - in ordine alla tentata estorsione in danno di un imprenditore edile impegnato nello svolgimento di alcune commesse pubbliche e di diversi lavori privati.

In particolare, l’attività di indagine ha ricostruito, sul piano cautelare, anche attraverso l’acquisizione delle immagini della videosorveglianza, almeno tre distinti episodi in cui gli indagati avrebbero preteso la immediata corresponsione della somma di 3.000 euro, a titolo di estorsione per i lavori in esecuzione.

I due destinatari del provvedimento sono stati intanto tradotti presso la Casa circondariale di Catanzaro a disposizione dell'Autorià giudiziari, mentre il procedimento per la fattispecie di reato ipotizzata è attualmente nella fase delle indagini preliminari.