L'arte bianca
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CROTONE L'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Crotone (Odcec), in relazione all'accorpamento delle Corti di giustizia tributaria (Cgt) di primo grado allo studio del Mef, esprime «forte preoccupazione per il maxi taglio che l'ipotesi in campo prevede».

Secondo il presidente dell'Ordine Giuseppe Iprera con «il taglio secco del 62% delle 103 Cgt di primo grado oggi esistenti, resterebbero 39 Corti che ne assorbirebbero le restanti 64» che «rivoluzionerebbe sì la geografia giudiziaria del fisco, ma con ricadute non certo positive per i contribuenti».

«Per quanto qui ci riguarda, in Calabria - avverte l'Odcec -, le Cgt di Crotone e Vibo Valentia verrebbero accorpate con la sede di Catanzaro. La principale motivazione addotta risiede nella razionalizzazione dei costi in rapporto ai ricorsi gestiti da ogni singola Corte».

«Tutto ciò - stigmatizza l'Odcec - è a dir poco sconcertante. La sforbiciata ipotizzata è eccessiva. Basare l'ipotesi semplicemente sulla razionalizzazione dei costi, seppur principio condivisibile, non riteniamo sia un criterio sufficiente per procedere».

«Occorre, a nostro parere - suggerisce l'Odcec -, tener conto anche dei carichi di lavoro, dei dati anagrafici ed economici del territorio, nonché, cosa ancora più importante, delle peculiarità del territorio in relazione ai collegamenti stradali e non». 

«Il potenziamento della video-udienza da remoto - sostiene l'Odcec -, se da un lato appare agevolare l'ipotesi di riordino, non è da sola sufficiente. Molto spesso il contribuente, per le piccole liti, si difende senza l'assistenza di un professionista e, sicuramente, l'udienza in presenza è quella maggiormente utilizzata, spesso anche dai professionisti».

«Chiediamo a tutte le istituzioni locali - sollecita l'Odcec - di attivarsi per difendere un importante servizio per il territorio che, altrimenti, subirebbe l'ennesima mortificazione. Se è vero come è vero che le entrate tributarie, per lo Stato italiano, rappresentano la maggiore entrata che finanzia le spese, non si capisce perché i contribuenti della Provincia di Crotone debbano rivolgersi a Catanzaro per veder riconosciute le proprie ragioni in ambito tributario», conclude l'Odcec di Crotone.