Vino, Consorzio: «Solo poche settimane per la denominazione Docg Cirò Riserva»
Dopo il Pubblico accertamento avvenuto il 16 novembre scorso e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, per il via libera alla Docg Cirò Riserva «manca ora solo l'approvazione da parte della Comunità europea».
«Bisognerà aspettare ancora qualche settimana perché il riconoscimento sia ufficiale, tuttavia l'iter burocratico, iniziato nel 2019, simboleggia la volontà di elevare il territorio e riconoscere il valore vitivinicolo e il pregio che esso possiede e renderlo competitivo all'interno del mercato» ha spiegato il presidente del Consorzio di tutela vini doc Cirò e Melissa, Raffaele Librandi, sottolineando che «la scelta di far conferire il marchio Docg solo al Rosso doc Cirò riserva è motivata dalla volontà di valorizzare al meglio l'astro nascente della nostra Denominazione, un vino con la giusta struttura e carattere da poter essere competitivo sul mercato».
«Un vino - ha ricordato Librandi - prodotto con uno dei vitigni più identitari della nostra regione, il Gaglioppo». Quando si parla di zona "classica", da cui nasce il Rosso doc Cirò riserva, si intendono i comuni di Cirò e Cirò Marina, ricorda il Consorzio, aggiungendo che il comprensorio si sviluppa all'estremo Nord della provincia di Crotone, sul litorale della costa Ionica e nel suo entroterra collinare, sino alle prime pendici della Sila. Comprende un territorio esteso per circa 20mila ettari che si estende lungo la fascia litorale ionica per circa 25 chilometri e si spinge per oltre 10 chilometri nell'entroterra.