L'arte bianca
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CROTONE I tempi non sono più, purtroppo, quelli del massimo splendore raggiunti dalla Kroton magno-greca e, poco o niente, resta del tempio magnificente a lei intitolato sul promontorio sacro, ma è pur sempre un ritorno in riva allo Ionio per la dea “Hera Lacinia” che, da ieri sera, domina lo sguardo dal lungomare di Crotone (piazza Berlinguer) verso la “sua” Capo colonna. Si è tenuta sabato 5 aprile la cerimonia di inaugurazione della statua di Hera Lacinia, una delle figure più emblematiche della mitologia greca, simbolo della città e della sua storia. 

Il monumento, commissionato e finanziato dal Comune di Crotone, è stato realizzato da Antonio Affidato che ha confermato con quest'opera la sua capacità di trasmettere significati profondi attraverso l'arte. La cerimonia, aperta da una suggestiva esibizione de "Le Krotoniadi" della scuola di Danza Olimpia, alla quale con il sindaco Voce, il vicesindaco Sandro Cretella, il vicepresidente della Provincia di Crotone Fabio Manica, la soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Crotone e Catanzaro Stefania Argenti, lo scrittore Pino Aprile e il maestro Antonio Affidato hanno partecipato autorità civili e militari e tantissimi cittadini si è svolta in una atmosfera suggestiva, richiamando l'attenzione sul valore della bellezza e sull'importanza di investire nella valorizzazione del patrimonio storico e artistico della città. 

La statua di Hera Lacinia si erge come un tributo alla tradizione culturale che ha caratterizzato il territorio nel corso dei secoli. Questo nuovo monumento non solo celebra la figura mitologica di Hera, ma rappresenta anche un segno tangibile dell'impegno dell'amministrazione comunale a favore della bellezza, della cultura e del miglioramento dell'identità cittadina. 

«L'inaugurazione di questa statua - ha dichiarato il sindaco Voce durante il suo intervento - è un altro passo importante per la città. L'amministrazione continua a investire in cultura come strumento di crescita, dialogo e valorizzazione del nostro territorio. L'arte è un linguaggio universale che ci unisce e ci rende orgogliosi delle nostre radici. Questa statua diventa un punto di riferimento che arricchisce la nostra città e il suo patrimonio culturale», ha concluso il sindaco Voce. 

Altre opere scultoree seguiranno in città secondo quanto dichiarato dall'Amministrazione Voce che ha rimarcato attraverso il vicesindaco Cretella «l'importanza di investire in progetti che non solo arricchiscono il paesaggio urbano, ma che diventano anche testimonianza di un impegno costante nella promozione della cultura come motore di sviluppo e di orgoglio comunitario». 

«Hera Lacinia - ha ricordato Antonio Affidato - è stata una delle divinità più importanti di questo territorio, ma non è tanto il fatto che oggi stiamo celebrando un monumento: oggi principalmente quello che stiamo celebrando è il suo popolo. Celebriamo i crotonesi, celebriamo noi, il popolo di Hera Lacinia, uno dei popoli più fieri della storia. Sotto il culto di questa dea sono nati grandissimi uomini che hanno colpestato questa terra. Matematica, astronomia, filosofia, atletica, medicina sono solo alcune delle cose di cui questa terra è stata fautrice. Ogni crotonese porta con sé una storia millenaria di cui dovrebbe essere fiero e orgoglioso. Questo è un simbolo che ci deve ricordare, non solo quello che siamo stati, quello che siamo, ma soprattutto quello che rappresentiamo e cioè la base di tutto il pensiero occidentale, la base di tutto quello che noi conosciamo oggi come mondo moderno. Io sono fiero di essere crotonese, sono fiero di essere, anzi sono onorato di essere nato a Crotone. È una promessa che voglio fare alla mia città, ai crotonesi, ma soprattutto a me stesso, è quella di mettercela sempre tutta, di fare sempre del mio meglio», ha concluso Affidato.