L'arte bianca
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CROTONE La discarica di Columbra non è autorizzata ad accogliere rifiuti con matrice di amianto. Se si intende smaltire quella parte di veleni che contengono amianto, presenti nella discarica a mare, oltre a modificare il Paur (Provvedimento autorizzatorio unico regionale) bisogna intervenire e aggiungere il codice nel Catalogo europeo dei rifiuti (Cer).

Chi dice di non comprendere le ragioni di coloro che chiedono che i veleni di Crotone vengano trasferiti fuori dal territorio calabrese considerato che nella discarica di Columbra arrivano veleni prodotti da altri territori non dice tutta la verità. Nella discarica di Columbra, sino a quando non verrà modificato il codice Cer, non potranno essere smaltiti scorie con Tenorm con matrice amianto.

A Columbra è consentito smaltire scorie speciali e pericolose contenenti metalli, mentre Tenorm con matrice d'amianto no. È un’altra storia che vorrebbero aggiungere il commissario per la bonifica, Emilio Errigo, Eni Rewind ed evidentemente anche il governo nazionale considerati che Errigo ha annunciato di non volere fare passi indietro sino a quando avrà il sostegno dell’esecutivo guidato da Gorgia Meloni.

C’è in atto un vero e proprio braccio di ferro che vede schierati contro il conferimento a Crotone in prima persona il presidente della giunta regionale calabrese, Roberto Occhiuto, il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, e il presidente della Provincia, Sergio Ferrari. A interpretare la parte di duro (“bullo” istituzionale) è Errigo che ha acceso i carri armati e ha indossato l’elmetto da battaglia.

Lui la bonifica la vuole avviare e poco importa se tutti i governi locali, quelli che rappresentano i cittadini del territorio, non condividono le sue scelte. Mostra i muscoli e fa il duro. Sostiene che la bonifica va avviata subito. Su questa posizione ci sono anche tutti gli altri. La divergenza diventa abissale quando si parla dello smaltimento dei veleni.

Errigo li vuole traferire a Columbra, spostandoli di quattro chilometri da dove sono stipati attualmente. Contro lo smaltimento a Crotone si sono posizionati i governi degli enti locali, ma anche le associazioni, fatta eccezione per Legambiente che continua a sponsorizzare la discarica di scopo, anche questa proposta dall’Eni.

Diversificata è, invece, la posizione dei partiti. Contro l’ipotesi di Errigo si è schierato il Movimento 5 stelle mentre il Partito democratico ha intrapreso diverse azioni legali sia contro Eni Rewind, che contro il ministero dell’Ambiente che ha emanato il decreto 1° agosto 2024. Nelle ultime ore sono intervenuti i dirigenti di Fratelli d’Italia che esprimono preoccupazione su come si sta avvitando la questione.

Temono che i litigi tra enti locali e il resto delle truppe alla fine possa bloccare ogni attività. Si allarga il fronte anche di coloro che chiedono al governo di licenziare Errigo. Una guerra a tutto campo che sembra essere stata ispirata dal presidente Trump. Lui, per fortuna, non c’entra nulla perché altrimenti avrebbe aumentato i dazi da far pagare a tutti, compreso i cittadini di Crotone che hanno il diritto a vivere in un ambiente senza veleni.