L'arte bianca
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CROTONE Nessuna svolta arriva dal Tar per lo sblocco dell'iter di bonifica del Sin di Crotone, piuttosto si registra l'ennesima “presa di tempo”. 

Il Tar della Calabria, infatti, con propria ordinanza, ha rinviato l'udienza per la discussione del merito al 18 giugno prossimo sull'istanza presentata da Regione, Provincia e Comune di Crotone, associazioni, altri Enti e Pd avverso al decreto del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase) numero 27 del 1° agosto 2024

È questo il provvedimento su cui si è impanato l'attuazione del Pob fase 2, in particolare sulle operazioni di scavo per le discariche a mare, dove è in atto un braccio di ferro tra gli Enti che chiedono il rispetto del Paur e l'invio dei veleni fuori dalla Calabria e la richiesta di modifica proposta da Eni Rewind con la soluzione a conferire circa 350mila tonnellate di veleni presso la discarica per rifiuti pericolosi di Sovreco a Columbra, quindi sul territorio di Crotone.

La Prima sezione del Tribunale amministrativo regionale di Catanzaro (Gerardo Mastrandrea presidente Nicola Ciconte e Cristiano De Giovanni a latere) ha adesso chiesto di acquisire tutta la nuova documentazione emersa sull'iter della Bonifica del Sin di Crotone alla luce della Conferenza dei servizi tenutasi lo scorso 28 gennaio presso la sede del Ministero per l'Ambiente e la sicurezza energetica (Mase).

Il Tar, in particolare, ha intimato al Mase a provvedere entro 30 giorni dalla notifica dell'ordinanza in via amministrativa a fornire la «produzione di tutti gli atti, compresi i verbali conclusivi, relativi alla suddetta conferenza di servizi» e «una dettagliata relazione sullo stato del riferito procedimento».