Sciopero dei veterinari dell'Asp di Crotone: la protesta sotto il palazzo della Regione
CROTONE «Medici veterinari specialisti dell'Asp di Crotone in sciopero: basta con l’indifferenza delle Istituzioni verso le gravi criticità lavorative!». È quanto scrive in una nota stampa la Fespa (Federazione specialisti ambulatoriali) che raggruppa le sigle Smi, Sivemp, Fp Cgil, Anaao Assomed, Aogoi Fesmed e Sn Ubci.
Attraverso la nota Fespa annuncia che i medici veterinari specialisti convenzionati dell'Asp di Crotone, rappresentati dalla dottoressa Ilaria Cosco, segretario aziendale, hanno proclamato uno sciopero per il 5 novembre 2024. La manifestazione, che si terrà dalle ore 9 alle 15 presso la sede della Regione Calabria a Catanzaro (viale Europa - Cittadella regionale, località Germaneto), mira a «sensibilizzare l'opinione pubblica sulla cronica carenza di risorse che minaccia la salute pubblica».
Lo scorso 3 ottobre, i veterinari Asp avevano già tenuto unsit-in di protestadavanti al centro direzionale dell'Azienda sanitaria locale per chiedere il completamento dell'orario portandolo dalle attuali 26 ore settimanali a 38 ore come avvenuto in altre aziende sanitarie della Calabria.
Motivazioni dello sciopero
«I veterinari specialisti dell'Asp di Crotone - spiega la nota - sono costretti a mobilitarsi a causa dell'inerzia istituzionale nel completamento del loro orario di lavoro, fermo a 26 ore settimanali da oltre 16 anni, nonostante il territorio sia esposto a frequenti emergenze sanitarie legate a zoonosi come Bluetongue, febbre West Nile e peste suina africana. Questi rischi, acuiti dai cambiamenti climatici, richiedono un intervento continuo e tempestivo da parte di personale veterinario qualificato. Il completamento orario dei veterinari in servizio, previsto dall'Accordo collettivo nazionale, è diventato una necessità imprescindibile».
Una scelta amministrativa contro la normativa vigente
«La decisione dell'Asp - prosegue la nota - di pubblicare un avviso di disponibilità (Prot. 100), apparso sull’Albo pretorio on-line il 14 ottobre 2024, per il reclutamento di nuovi professionisti esterni con incarichi libero-professionali, aggrava ulteriormente la situazione. Secondo la normativa vigente, le aziende sanitarie dovrebbero valorizzare il personale già in servizio prima di procedere con nuove assunzioni. Ricorrere a personale esterno con contratti a tempo determinato, a costi superiori rispetto a quello assunto a tempo indeterminato, rappresenta un danno economico sia per l’azienda che per i contribuenti. Questa scelta evidenzia una gestione miope delle risorse, poiché si utilizza personale esterno per esigenze chiaramente croniche, come dimostrato dai prolungamenti orari concessi alla specialistica nel corso degli anni. Nonostante la necessità di una copertura oraria completa sia evidente, si preferisce frammentare il lavoro attraverso prolungamenti o avvisi, che risultano più onerosi e richiedono l'impiego di professionisti non familiari con le procedure e il territorio, con un inevitabile rallentamento delle attività e un peggioramento della qualità dei servizi. L’Amministrazione, tuttavia, continua a ignorare questa direttiva, sprecando le competenze dei veterinari già formati, pronti e in attesa del completamento orario per poter rispondere efficacemente alle emergenze veterinarie. Pur comprendendo la necessità di nuovi concorsi per assunzioni, l’Amministrazione dovrebbe prima completare l’orario del personale già in servizio, che dal 2008 ha contribuito a raggiungere gli obiettivi aziendali, mantenendo una promessa di completamento orario mai realizzata».
Impatto sulla salute pubblica
«La mancata valorizzazione delle risorse interne - accerte Fespa - non solo danneggia i professionisti coinvolti, ma rappresenta anche un grave rischio per la sanità pubblica. I medici veterinari specialisti della Asp di Crotone, già operativi in prima linea, sono pronti a intervenire senza necessità di ulteriore formazione e potrebbero fornire servizi essenziali per la protezione della comunità e del patrimonio zootecnico. La Fespa chiede alle istituzioni di prendere una posizione chiara e di risolvere questa situazione attraverso il completamento orario dei medici veterinari specialisti già in servizio. Solo così sarà possibile garantire un sistema sanitario veterinario efficace e pronto a rispondere alle sfide sempre più complesse poste dalla realtà attuale».